“Ci chiediamo se Marc Marquez tornerà in sella alla Honda, ma io comincio pure a chiedermi se la Honda su cui tornerà Marc Marquez avrà gli stessi colori degli ultimi venticinque anni” – Carlo Pernat l’ha buttata là sibillina, al minuto uno di una telefonata nel bel mezzo dell’estate in cui gli abbiamo chiesto cosa ne pensasse della possibilità che Mac Marquez affretti i tempi per rientrare dall’infortunio. “Non credo – ci ha detto – che forzeranno davvero i tempi. Se si parla di un rientro a Misano è perché evidentemente i medici pensano che sia possibile, ma se dovesse esserci anche mezzo intoppo faranno slittare il ritorno. Lo stesso errore non lo ripeteranno di nuovo. Il problema di Honda, piuttosto, è un altro”.
Allora dicci quale…
E’ mai successo che il marchio più titolato della storia recente delle corse in moto avesse un solo pilota a fine luglio? Ecco, la mia risposta è in questa domanda. E se aggiungiamo che quel solo pilota è Stefan Bradl, il collaudatore, mi sembra più che chiaro che in HRC si sta assistendo a un mezzo disastro. O almeno a qualcosa che non annuncia nulla di buono.
Hanno preso Alex Rins intanto!
Lo ha preso Lucio Cecchinello e comunque mi sembra un po’ pochino. Al momento l’unico pilota sicuro del team ufficiale Honda è Stefan Bradl. Non stiamo parlando di una squadretta nata per caso e da pochi anni, stiamo parlando di Honda. Marc Marquez tornerà, anche se ho qualche dubbio che potrà essere ancora lo stesso Marquez di sempre, ma è comunque una grande incognita. Pol Espargarò è stato liquidato e sembra si sia accasato già in KTM, su sponda Tech3. Alex Marquez ha avuto la stessa sorte e anche questo non so quanto sia piaciuto a Marc. Ad oggi hanno solo Bradl e sembrano tentennare su Joan Mir, che pure è sulla piazza e non è certo un brocco.
Sembra che non vuoi dirci qualcosa…
Non voglio dire quello che non so. Ma se mi fai fare la premessa che il mio è solo un sospetto, allora te lo dico. Ecco, non vorrei che il problema principale di Honda possa essere lo sponsor. La crisi a livello mondiale è pesante e io comincio a temere che Repsol, come ha già fatto Petronas, possa pensare di tirarsi indietro. I contratti sono in scadenza. Questo spiegherebbe anche le ragioni dei tentennamenti di HRC sul mercato, perché se non hai garanzie dallo sponsor, non sai nemmeno quale ingaggio puoi permetterti. Ripeto, non ho notizie a riguardo e nemmeno indiscrezioni, ma sto in questo mondo da una vita per poter dire che lì sta succedendo qualcosa con lo sponsor. Magari si tratta solo di rivedere un accordo che comunque dura da quasi tre decenni. Certo è che se Repsol dovesse uscire dalla MotoGP sarebbe una botta enorme per Honda, ma anche per tutto il circus.
C’è chi sostiene, però, che Honda sta prendendo tempo solo perché a Joan Mir preferirebbe Jorge Martin. Cosa c’è di vero?
Penso che sia una belinata. Voi giornalisti giocate sul ricatto che Jorge Martin avrebbe fatto a Ducati: o mi date il team ufficiale o vado via. Ma quelli di Ducati ti sembrano tipi che si fanno ricattare? Per quanto ne so, Jorge Martin ha lo stesso contratto di Enea, stesso ingaggio e medesima garanzia di una moto totalmente ufficiale, con possibilità di scegliere i meccanici e i collaboratori da portarsi dietro. Si tratta solo di definire il colore della carena, Lenovo o Pramac, ma non penso proprio che ci siano i margini perché Jorge Martin vada in Honda. A questa cosa del ricatto, lasciatemelo dire, ci credo davvero poco, soprattutto perché conosco Gigi Dall’Igna e gli altri di Borgo Panigale. Loro hanno scelto di puntare sui giovani e i giovani, adesso, sono Martin e Bastianini.
Anche perché altri rookie quest’anno non ci saranno a quanto dicono…
Ci sono più piloti che moto, non credo che qualcuno riuscirà a salire in MotoGP dalla Moto2. L’unicapossibilità, a mio avviso, ce l’ha Ai Ogura, a spese di Takaaki Nakagami. Ma lì sarebbe solo un discorso di sponsor che vuole comunque un giapponese in sella alla seconda Honda di Lucio Cecchinello.
Celestino Vietti e gli altri dovranno dunque mettersi l’anima in pace?
Per quest’anno sì. Non dimentichiamo che resterà a piedi anche Darryn Binder, che comunque s’è difeso.
Questo significa che il Team RNF, con Aprilia, punterà, oltre che su Miguel Oliveira, su Raul Fernandez?
Così sembra. Fernandez ha già più di un piede fuori da KTM, ma il suo talento non è in discussione. Razlan Razali è uno che comunque un giovane nella sua squadra lo vuole e quindi Raul è la scelta ideale. E per Raul la scelta ideale è Aprilia, visto che l’alternativa è rimanere a piedi o tornare in Moto2.