Guido Meda ha già voltato pagina ed è pronto a vivere la prima stagione del post Valentino Rossi. Quello che è stato per anni il cantore delle gesta del Dottore non vuole sentir parlare di tristezza e sentimenti simili: "Sono più pronto di quello che tanti possono pensare. È vero che Vale ha caratterizzato in maniera profonda questi miei 21 anni di carriera da telecronista. Ci ha dato tantissimo. Di sicuro comporta una nostalgia il fatto che si è tolto quel tassello, ma in qualche modo è ampiamente metabolizzato".
A Meda comunque basterà cambiare canale per vedere il suo amato numero 46: "Le gare senza l'aspettativa di vedere Valentino sul podio le abbiamo già vissute, per cui è tutto più naturale. In questo momento mi stimola vedere su Sky le gare che farà nel GT per vedere se sarà competitivo, e poi magari di averlo in cabina di commento in qualche occasione. Sarà sicuramente un valore aggiunto pazzesco", preannuncia a InSella il volto di Sky Sport.
Tornando alla MotoGP, nel 2022 in molti danno per favorito un altro italiano, Pecco Bagnaia, già competitivo per il titolo lo scorso anno e fresco di rinnovo con la Ducati: "Continua a esserci quella moda scoppiata qualche anno fa di fare i contratti ancora prima che la stagione cominci, ma in questo caso capisco la Ducati. Ha scommesso su quella fiche dal momento in cui l’aveva fatto arrivare in Pramac, l’ha portato nel team ufficiale, l’ha visto vincere quattro gare, l’ha visto collaborare nello sviluppo della moto. Lasciarselo scappare sarebbe stato un peccato. È giusto che sia il futuro".
Chiosa su Marc Marquez, che resta la grande incognita di questa stagione. Apparentemente recuperato, lo spagnolo sarà la mina vagante per il titolo anche per Meda: "Se l’abbiamo lasciato cinque mesi fa che poteva vincere e andare sul podio, quest’anno arriverà ancora meglio. Magari avremo un Marquez meno acrobata, più maturo, che tira un po’ indietro quel cuore che un tempo avrebbe buttato al di là dell’ostacolo con il rischio di cadere. Non so quanto questo possa condizionare la sua corsa al titolo, però sarebbe sciocco oggi non pensare che giochi per il mondiale".