C’è un passaggio, nel documentario Undaunted prodotto da Red Bull e dedicato ad Andrea Dovizioso, in cui vediamo Andrea a Cahouilla Park, un circuito tra i più importanti della California. È il 2020, è la terza volta che il Dovi si ritaglia questo appuntamento tra l’Argentina e il Texas con l’obiettivo di fare motocross in quei circuiti così diversi da quelli che si trovano in Europa: “Questi sono il paradiso per noi. È veramente bello, è un altro modo per sentirsi liberi”, racconta alla telecamera in quella che sarà la sua ultima stagione in Ducati. Dev’essere stato quell’ambiente lì a far scattare la molla che poi ha messo in moto la decisione: Andrea ha preso questo sogno, un sogno americano, e l’ha portato a casa sua, a Faenza, prendendo in gestione il circuito Monte Coralli per regalare all’Italia qualcosa che prima non c’era.
Oggi, dopo anni di lavori, progetti, ritardi, imprevisti, spese, stress e promesse, lo 04 Park Monte Coralli è aperto al pubblico. È bello e strano vederlo così, a parlare in video, lui che questo genere di cose non le ha mai fatte troppo volentieri. Ma un progetto simile dev’essere come avere un figlio: ti ritrovi in situazioni che mai avresti immaginato possibili, al cinema a vedere un pessimo teen drama o a un concerto trap in mezzo ai quattordicenni. Eppure ti riesce tutto spontaneo perché è l’amore a spingerti, in questo caso un amore profondo per il motocross che Andrea Dovizioso si porta dentro da sempre, quando assieme al padre Antonio saliva su quelle moto alte e secche. Poi è arrivato l’asfalto che per lui è stato un maestro severo, uno che dà tanto ma chiede indietro di più, fino a farlo diventare una leggenda della velocità. Lo sterrato no, è solo amore.
E così eccolo lo 04 Park - Monte Coralli, introdotto dal video dell’inaugurazione in cui Andrea sente il parere di tutti e spina birre dietro al bancone mentre attorno preparano una grigliata. “Domani per lo 04 Park Montecoralli sarà un giorno importante. Il primo vero giorno di test, di prova, per la pista di motocross. Un giorno emozionante per me, per noi che abbiamo lavorato a questo progetto”, racconta all’inizio del video. E parla ancora come un pilota: “Abbiamo spinto veramente tanto per riuscire ad aprire entro agosto. Abbiamo ultimato l’irrigazione adesso, la recinzione… tutti i lavori che dovevamo fare. Abbiamo invitato piloti di tutti i livelli, per gli amatori, i ragazzini e anche chi ci dà più gas, infatti ci saranno nomi importanti. Siamo pronti, il primo vero test della nuova pista, totalmente rivoluzionata. Sono curioso dei feedback, di base il cronista è abbastanza lamentose - ride - quindi sono curioso di vedere cosa mi diranno”. Poco più in basso, nella descrizione della clip battezzata First Laps, c’è un testo che Andrea ha scritto di suo pugno:
“23 Agosto 2023. Dopo mesi di lavoro, sacrifici, un'alluvione e i ritardi che ne sono conseguiti, finalmente 04 Park - Monte Coralli, può aprire.
Il progetto del Park non è stato ancora completato, mancano le strutture ricettive e amministrative, manca la pista di pump track e il Park non è ancora nel suo massimo splendore....ma la pista di motocross, il cuore pulsante del sogno che mi ha spinto a portare avanti questo progetto, ora c'è e ci si può girare.
Qualche giorno prima dell'apertura al pubblico della pista, ho invitato alcuni piloti a provare in anteprima il nuovo tracciato. Ci sono piloti che hanno corso il mondiale, piloti impegnati nei campionati nazionali più prestigiosi e piloti che stanno crescendo. Mi sembrava importante che ci fossero piloti con esperienze diverse, così da poter avere feedback da più punti di vista.
E' stato emozionante, non lo nascondo. Arrivare fino a qui è stato un viaggio lungo e a volte complicato. C'è ancora molta strada da fare per vedere 04 Park - Monte Coralli come l'ho immaginato, ma poter finalmente girare e soprattutto veder girare i miei amici e ora anche tutti voi...questo ci ripaga di tutte le fatiche.
Grazie a tutti quelli che ci sono stati fino a qui e che ci hanno permesso di fare i "primi giri" allo 04 Park - Monte Coralli”.
La pista sarà solo un pezzetto del sogno di Andrea, che questa inaugurazione la vede come un inizio. Ci sarà poi un percorso dedicato alle biciclette e all’enduro, un circuito da pump track e, soprattutto, il minicross, che nella testa del Dovi sarà come tutti quei piccoli circuiti dedicati alle minimato su cui tanti, tantissimi piloti hanno cominciato a correre in pista. E poi c’è l’accordo con Yamaha, che gli ha fornito un parco mezzi estremamente vario: tre YZ250F per allenamenti e gare, una YZ450F per il dire track e alcuni ATV Kodiak 450 per girare all’interno del parco, a cui si aggiunge il Wolverine X4 utile per trasportare oggetti da una parte all’altra del parco. Poi, per il noleggio, Yamaha gli ha fornito la gamma completa mini cross: PW50, TTR50, YZ65, YZ85 we YZ125. Non solo, in futuro si aggiungeranno un Centro Tecnico Federale FMI e la possibilità di ospitare campionati, tra cui non - è da escludere - il mondiale MXGP.
Questo era il sogno di Andrea Dovizioso, uno di quei sogni che si fanno da svegli, con gli occhi bene aperti e le braccia impegnate a muovere la terra, a sudare. Che poi sono gli unici sogni che si possono vivere davvero.