Il GP d’Austria non è stato esattamente un weekend da incorniciare per Maverick Vinales. Velocissimo in prova, lo spagnolo ha chiuso la sprint del sabato all’8° posto e la gara della domenica in sesta piazza. Così si è visto recapitare un “cinque” nelle pagelle di Paolo Beltramo che scrive così per Sky: “Partiva in prima fila, ma ha sbagliato al via, era decimo alla fine del primo giro e non ha più avuto grandi chances”. Questa è la frase finita in un post Instagram che ha ricevuto subito le attenzioni di Maverick in persona, il quale ha scritto: “Scusa ma io non ho sbagliato, non creare della polemica quando sapete cosa ha detto Aprilia”, per poi cancellare il commento e bloccare la pagina.
Entrando nel merito ci sono un paio di cose da dire: la prima è che quel talento straordinario di Maverick Vinales non è mai stato eccezionale nelle partenze. Anni fa, quando correva in Yamaha, Valentino Rossi liquidò così la questione: “Fa fatica a partire? Ma è facile: tiri la frizione, apri tutto il gas e poi la lasci”. The Talking Helmet, youtuber che si occupa esclusivamente di analisi post gara sulla MotoGP, ci ha costruito un tormentone che prosegue ormai da anni battezzato ‘The Partenz of Maverick', con tanto di sigla e appuntamento fisso all’interno dei suoi video.
Paolo Bonora invece, Race Manager della casa veneta, ha spiegato così ai microfoni di Sky la terribile partenza nella la sprint race: “Siamo partiti un po’ troppo cautelativi con il setting della potenza, perché durante le prove del venerdì ci sono stati dei casi di scivolamento del posteriore durante le prove quindi abbiamo voluto partire leggermente depotenziati, forse un po’ troppo. In più il fatto di non avergli ricordato di mettere leggermente in pretensionamento la catena gli ha fatto perdere il primo spunto, la partenza ritardata non è stata dovuta a lui. Noi glielo ricordavamo sempre, non l’abbiamo fatto e quindi lui non ha messo in tensione la catena. Si è vista la differenza”.
È vero che la frizione montata sulla RS-GP, essendo in carbonio e relativamente nuova, non è tra le più semplici con cui lavorare, tuttavia Aleix Espargarò di problemi simili non ne ha mai avuti, così come non ne hanno avuti i piloti del team RNF i quali, però, potrebbero utilizzare un sistema diverso rispetto a quello degli ufficiali.
Va detto anche che nella gara della domenica lo slancio al via non è stato terribile come quello del sabato e che Aprilia se n’è assunta tutta la responsabilità. Così è più che comprensibile che Maverick abbia reagito d’istinto, anzi: sono gesti come questo che identificano i piloti. Ed è una bellissima risposta a chi lamenta un motociclismo appiattito da comunicati stampa, amicizie di facciata e dinamiche più politiche che sportive. Maverick è un pilota sanguigno, velocissimo. Il suo weekend valeva più di un cinque viste le premesse? E chi lo sa, ma la sua carriera (e il suo talento) hanno poco a che vedere con questo weekend. Ad ogni modo Paolo Ianieri (Gazzetta dello Sport) e Giovanni Zamagni (Moto.it) hanno dato lo stesso voto. Ad ogni modo, in seguito al commento di Vinales è stato lo stesso Guido Meda a scrivere un breve editoriale per raccontare il punto di vista di Sky. Lo trovate di seguito.
La risposta di Guido Meda pubblicata sul sito di Sky
“C’è un caso Vinales? No, non c’è nessun caso. Torniamo a ripeterlo: da quando corre Vinales è sempre stato uno dei primi quattro o cinque talenti al mondo, in funzione della sua costanza. Quando la moto è come piace a lui e si sente libero di guidarla come sa, gli leggi la gioia nei movimenti, la leggi nei tempi sul giro. Vinales è un ragazzo buono e sensibile, incline agli slanci, nel buono e nel bizzoso, nella generosità e nelle incazzature. Una l’ha riservata a noi, per un 5 in una pagella social che sottolineava la partenza sbagliata nel GP di Austria , dalla quale si è ritrovato ad inseguire in una gara che pensava potesse andare meglio.
Quella partenza, in effetti, proprio bella non era per davvero. Ma Maverick avrebbe preferito che specificassimo in quel giudizio che stavolta il suo problema in partenza ha più a che fare con la famosa frizione in carbonio (ancora sperimentale) di Aprilia, che non con una mancanza di reattività personale. In effetti nei giorni precedenti sia Paolo Bonora, Team Manager, che Massimo Rivola, responsabile Aprilia Racing, ci avevano indirizzato verso una spiegazione più tecnica che umana. Il tema è quello della “ripetitività del funzionamento” di questo particolare tipo di frizione; una continuità di efficacia che per come parte Vinales ancora non è evidentemente garantita. Molto onestamente, la storia di Vinales nelle varie case per cui ha corso, ha spesso incespicato nelle partenze ed è abbastanza semplice finire lì con le conclusioni. Altrettanto onestamente, nel giudizio di Paolo Beltramo, non ci sembra ci fosse nulla di particolarmente duro al netto del voto insufficiente secondo una visione che, trattandosi di pagelle, è per definizione soggettiva.
Ma se Maverick l’ha sofferta tanto da scriverci personalmente e da bloccare il nostro profilo, significa davvero che non sente sua la responsabilità del risultato austriaco. Se l'Aprilia si scomoda, anche dopo il GP, per dire che in effetti l’errore è stato il loro, vuol dire che un tema tecnico ce l’hanno sul serio. Ne prendiamo atto serenamente e con lo stesso affetto con cui ci siamo sempre relazionati con Vinales, sperando che le sue partenze migliorino perchè la frizione Aprilia finalmente potrà garantire continuità, che Maverick si rassereni e si metta a testa bassa come sa fare lui e con il talento che ha lui, a lavorare per vincere il prima possibile e per meritare voti altissimi. Per lui e per la sua moto. Per farci divertire tutti".