Escludendo le sprint del sabato, Marc Marquez non finiva una gara in MotoGP da 301 giorni, ovvero da quel Sepang 2022 (in cui chiuse settimo) che è facile ricordare per la bella battaglia tra Bastianini e Bagnaia. Così il 12° posto in Austria, dove Marc è stato anche premiato dai fan per il sorpasso più bello della gara - su Jack Miller, alla variante - diventa un punto di partenza fondamentale per ricostruire. E mentre si parla di mercato, con alcune testate spagnole che lo vorrebbero in Ducati Pramac al posto di Johann Zarco (cosa prontamente smentita da Paolo Ciabatti) e altri che si aspettano un passaggio in KTM, Marc aspetta i test di Misano, dove i giapponesi dovrebbe portare una moto rivoluzionaria per il 2024. È da tempo infatti che HRC ha coinvolto altri reparti Honda per lavorare anche sulla MotoGP (dall’aerodinamica ai motori) per tornare il prima possibile alle posizioni di vertice.
Se è vero che la Honda è in crisi, è anche vero che Marc Marquez non sta passando un buon momento in termini sportivi. Lui, a inizio stagione, carico di aspettative e felice di poter tornare a fare quello che gli riesce meglio, si è preso la pole position e ha chiuso la sprint di Portimão con un podio. Poi la caduta, l’infortunio, tre weekend a casa e - una volta tornato - la moto ha cominciato ad essere additata come l’incubo di ogni pilota: poca fiducia, tante cadute. Eppure la moto è la stessa con cui Marc ha fatto segnare il miglior tempo in Portogallo e con cui Alex Rins ha vinto ad Austin. Ecco perché viene da pensare che forse, al di là dell’approccio più conservativo adottato da Marc in seguito alle disastrose cadute del Sachsenring, potrebbe esserci dell’altro. Come, ad esempio, un fisico ancora compromesso dalle cadute, e non quelle di questa prima parte di stagione.
A dirlo in parte è lo stesso Marquez, che per la prima volta ha pubblicato su YouTube una sorta di vlog sul weekend austriaco. Difficile dire se l’abbia fatto per rodare la sua Vertical Management, azienda che si occupa di comunicazione per atleti e influencer (che ora compare anche sul casco di Marc) o se sia un’idea per promuovere la sua immagine. Ad ogni modo, mercoledì sera Marc ha pubblicato un video di otto minuti in cui vediamo qualche pezzetto della sua settimana in Austria: l’arrivo con il jet privato della Honda, l’intervista a Servus TV, qualche momento con la fidanzata Gemma e l’azione in pista. Non esattamente un’esclusiva carica di retroscena quindi, semmai un bello spot sulle corse.
La parte più interessante è verso il primo minuto, quando Marc si siede a colloquio con un medico del Red Bull APC, centro per l’allenamento e la riabilitazione che lo spagnolo aveva già frequentato questo inverno per recuperare la mobilità del braccio destro in seguito alla quarta operazione. “Sai, so cos’è il dolore. E a Silverstone è stato doloroso”, dice lui in una delle poche scene in cui la musica lascia il posto ai dialoghi. “D’altronde l’infortunio è abbastanza pesante”, gli risponde il medico.
“Sì, ma durante il weekend di gara mi sono sentito sempre meglio, ogni giorno un po’ di più”, la risposta di Marc, che continua: “Ora la spalla va molto meglio, sembra che i muscoli stiano lavorando meglio. Poi però ho un gran fastidio al gomito e quello c’è ancora. Il fatto è che alla prima gara, a Portimão, stavo benissimo. Poi mi sono infortunato e per tre settimane, un mese, non ho potuto lavorare col braccio destro. Ora la massa muscolare sta aumentando”.
In Honda c’è un innegabile problema tecnico, ma anche il pilota di punta è tutt’altro che a posto. Difficile dire se e quando Marc tornerà in perfetta forma, piuttosto viene da pensare che forse, tutto sommato, la situazione in HRC è meno grave di quanto si possa immaginare, mentre quella di Marquez potrebbe essere più complessa di quanto sembri.