Il Mountain vuole sempre i suoi sacrifici. E’ così da quando esistono le corse sull’Isola di Man e sarà così finchè esisteranno. E finchè esisterà anche chi, nell’esaltazione più sacrosanta dell’espressione della propria libertà, sceglierà proprio quella sfida per celebrare la vita. Senza giudizio. Solo con rispetto. Per gli uomini e per quell’immensa passione che, a volte, ti porta pure a giocare con la morte.
E’ una premessa doverosa, prima di raccontare che è successo ancora: il Mountain, questa volta, s’è preso Ian Bainbridge, sessantanovenne che, ormai dal 2005, era presenza fissa a tutte le vintage race su strada e non solo di mezza Europa.
Bainbridge ha perso il controllo della sua gloriosa Norton all’altezza del Kirk Michael Village, in uno dei tratti più impegnativi del micidiale tracciato. Non c’è stato nulla da fare e ogni tentativo di soccorso è risultato vano. "Il Manx Grand Prix Races – hanno scritto gli organizzatori della leggendaria gara in un comunicato stampa diffuso ieri - è profondamente addolorato per la morte di Ian Bainbridge, rimasto ucciso in un incidente durante le qualifiche martedì sera. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla moglie di Ian, alle loro due figlie, ai loro cari e ai loro amici. Ian partecipava regolarmente al Gran Premio di Manx dal 2005, mancando solo due eventi dal suo debutto. Un sostenitore delle corse classiche, per molti anni aveva corso con la sua Manx Norton in tutto il Regno Unito, il Pre TT Classic sulla Southern 100 e le Bob McIntyre Memorial Races a East Fortune. Era anche un forte sostenitore delle corse amatoriali, aiutando i nuovi piloti a ottenere la licenza come membro attivo del North East Motorcycle Racing Club. Ha avuto una carriera sportiva di oltre 30 anni supportata da una fitta rete di familiari e amici, ci mancherà moltissimo".
Un innamorato delle motociclette, un altro di quei poeti che, a dispetto del tempo, scelgono la manopola del gas per esprimere e contestualmente generare emozioni. E che se ne è andato mentre faceva ciò che amava. Proprio come, appena poche ore prima, era successo, sempre al Manx GP, a un altro pilota: il 33enne Gary Nives. E proprio come, la domenica precedente, era successo a Spa Farcorchamps al tedesco Gunther Knuppertz, durante una rievocazione a cui stava partecipando anche Giacomo Agostini (che ci ha raccontato qui di quanto accaduto).