Quattro giri poi la tragedia. Haruki Noguchi, ventiduenne promessa del motociclismo giapponese e recente protagonista alla 8 Ore di Suzuka, ha perso la vita in un tragico incidente di gara a Mandalika, durante una tapa dell’Asian Racing Championship. Il ventiduenne era in piana bagarre per le posizioni che contano quando ha perso il controllo della sua moto, cadendo a terra e finendo travolto da un altro pilota che nulla ha potuto per evitare di investirlo.
Immediatamente la gara è stata interrotta per permettere tutte le operazioni di soccorso, con il giovane pilota giapponese che è stato trasferito in elicottero presso un vicino centro medico. Le sue condizioni, però, erano disperate e, nonostante tutti i tentativi del personale sanitario, poche ore dopo è stata dichiarata la morte.
E’ andata decisamente meglio, invece, nella British Superbike, dove si è verificato un altro incidente di gara che avrebbe potuto costringere a raccontare di un’altra tragedia dopo quella di cui è stato testimone anche Giacomo Agostini e dopo quella che ha avuto per sfortunatissimo protagonista Haruki Noguchi. Nella tappa di Thruxton della BSBK, infatti, Danny Kent e Jack Kennedy sono usciti miracolosamente illesi da uno scontro in pista provocato da un guasto meccanico.
Era l’ultimo giro di gara tre quando quando l'ammortizzatore posteriore della Honda CBR 1000 RR-R di Kent è scoppiato, con l'intero retrotreno che ha ceduto bloccando la ruota. Inevitabile la caduta, con l’altro pilota, Kennedy, che nel frattempo sopraggiungeva da dietro senza poter far nulla per evitare la moto e il corpo del collega. Le immagini dell’incidente sono agghiaccianti e raccontano di un vero e proprio mezzo miracolo. I due piloti britannici, infatti, sono riusciti a rialzarsi in piedi senza alcuna conseguenza fisica.