Evitata la squalifica a vita per Luca Corberi, protagonista lo scorso 4 ottobre di una follia in pista - al kartodromo South Garda Karting di Lonato - criticata da tutto il mondo del motorsport.
Il 23enne, nel corso della finale del Mondiale Fia KZ, afferrò il muso del suo kart e lo lanciò contro un altro pilota, Paolo Ippolito, responsabile di averlo costretto al ritiro nel corso della finale.
Per Corberi, che si era subito scusato e aveva annunciato di volersi ritirare a vita dal mondo delle corse, è arrivata finalmente la decisione del Tribunale internazionale, con una squalifica di 15 anni da tutte le competizioni motorsportive e da ogni incarico interno alla Federazione.
Il pilota, figlio del proprietario del kartodromo di Lonato, ha ricevuto una delle squalifiche più gravi che il Tribunale sportivo possa imporre, illustrando in una nota le motivazioni che hanno portato alla squalifica di 15 anni: "Nessun’altra sanzione sarebbe in grado di raggiungere gli obiettivi previsti di deterrenza e riabilitazione generale e specifica nella stessa misura, necessaria perché riflette chiaramente la gravità dei fatti e la violenza coinvolta. Azioni estremamente gravi che avrebbero potuto provocare lesioni per un qualsiasi pilota partecipante alla gara (incluso se stesso)”.