Si dice che a volte un silenzio valga più di mille parole e questo team radio di Lewis Hamilton ne è la prova. Il sette volte campione del mondo di Formula 1, furioso con il suo team per la decisione di farlo rientrare ai box per montare un nuovo treno di gomme intermedie, nonostante le sue indicazioni e le continue richieste di restare in pista, non ha risposto al messaggio post gara del suo ingegnere Bono, neanche davanti alle scuse dell'uomo e all'invito a parlare di quanto successo nel post gara.
Nel corso del GP Lewis era apparso, nelle comunicazioni radio, nervoso e scontento, sensazioni che ha anche espresso durante le interviste con la stampa internazionale. Un comportamento sul quale Hamilton ha poi riflettuto e, la mattina seguente, ha deciso di spiegare pubblicando un lungo messaggio sui social di scuse verso il proprio team.
Quando si corre, e quando si è convinti di potercela fare, come nel caso di Hamilton in Turchia, la gentilezza non è tra le priorità. La Mercedes ha preferito non rischiare inutilmente di perdere punti fondamentali nella lotta mondiale, con la scelta di Hamilton che si sarebbe potuta trasformare in un disastro in caso di foratura.
Tutte reazioni comprensibili quindi, quelle in casa Mercedes, ma il silenzio di Hamilton via team radio fa comunque riflettere. Sulla competizione che questo mondiale ci sta regalando, sull'agonismo dei piloti, sulla tensione nei top team. E anche su quello che vedremo nelle ultime gare dell'anno.