Jack Miller si è reso ancora una volta protagonista del weekend di gara. Stavolta l’australiano, tra stoppie a fine turno e birre a fine gara, ha voluto sfruttare al meglio la curva 8 di Portimaõ per dare spettacolo. Durante le FP3 del venerdì, Miller ha affrontato lo scollino con un salto, manovra che in MotoGP si vede estremamente di rado. I salti con moto da corsa si vedono al TT dell’Isola di Man e nel BSB sul circuito di Cadwell Park, ma nel motomondiale è una manovra impensabile: le piste sono più sicure e pianeggianti e Portimaõ, con i suoi spettacolari saliscendi, è una rara eccezione.
Ma come ha fatto Jack Miller a saltare con la Desmosedici?
Molti piloti, tra cui l’australiano, si cimentano spesso e volentieri nel motocross, in modo da allenare il fisico alle sollecitazioni e alla stanchezza e, al contempo, migliorando la tecnica di guida in situazioni di scarsa aderenza. Poi, chiaramente, nel cross ci sono i salti. Per far volare la sua Desmosedici Jack si è affidato alla configurazione del circuito, che anche in condizioni normali vede i piloti scendere verso la curva 9 con la ruota anteriore completamente sollevata. Miller l’ha lasciata fare, anzi: le ha dato una mano, per poi portare il peso sull’anteriore andando ad alzare la ruota posteriore con una pizzicata al freno dietro. Il risultato è stato a dir poco spettacolare, tanto che anche la regia (al termine delle FP3) gli ha chiesto di ripetersi dopo le qualifiche. Jack, ovviamente, non se l'è fatto ripetedere due volte, ricordando ai colleghi che la MotoGP è anche divertimento.
Il weekend di gara è andato più che bene per il Ducatista, che ha chiuso le qualifiche in seconda posizione per poi terminare la gara sul terzo gradino del podio dietro a Joan Mir e a Pecco Bagnaia. Ducati ha vinto il titolo costruttori e, forse, l’anno prossimo potrà contare anche sull’aiuto (probabilmente sporadico) di Casey Stoner, presente sia a Portimaõ che a Valencia per dare i suoi consigli ai piloti di Borgo Panigale in veste di coach.