Dorna lavora costantemente per migliorare lo spettacolo della MotoGP, da un regolamento pensato per livellare le prestazioni a contenuti sempre più immersivi per gli appassionati: video di backstage, interviste extra, grafiche con dati sempre più precisi per seguire il weekend di gara e tanto altro. Un lavoro che coinvolge anche le immagini in pista, evolute nel corso degli anni dall’organizzatore (che produce in autonomia le telecamere) che va dalle inquadrature con il giroscopio a tracciamenti automatici per i piloti più interessanti.
L’ultimo passo in questo senso è la nuova shoulder cam, portata al debutto da Aleix Espargarò per il GP di Francia a Le Mans. Una prima versione di questa inquadratura a dir poco spettacolare (e ora decisamente migliorata) l’avevamo vista lo scorso anno, quando a testarla era stato Alex Rins sui saliscendi di Portimaõ. Tecnicamente si tratta di una piccola telecamera installata dai tecnici di Dorna direttamente nella tuta del pilota, motivo per cui probabilmente ci vorrà del tempo prima che buona parte della griglia si convinca ad usarla. Il risultato, ad ogni modo, parla da solo: si vedono i movimenti del pilota, le traiettorie, il lavoro fisico a cui è costretto.
Un regalo che fa brillare gli occhi a chi segue le corse, costruito sulla falsariga della helmet cam introdotta in Formula 1 con Charles Leclerc. Quest’ultima però soffre la presenza della visiera, che - oltre alla visuale già ridotta dal casco e dall’halo - restituisce un’immagine poco nitida a chi guarda da casa. La shoulder cam no, è pura e perfetta: proietta chi segue praticamente in sella con il pilota.