Maverick Vinales è tra i migliori piloti al mondo per velocità pura e talento, su questo sono in pochi ad avere dei dubbi. Ma da qualche tempo lo spagnolo, al sesto anno in MotoGP, ripropone lo stesso brutto spettacolo in partenza: sbaglia i tempi, si fa passare e perde posizioni. Questo per un paio di curve o un paio di giri a seconda della situazione, il che lo costringe ad impossibili gare in rimonta in cui finisce per girare con il passo dei primi da metà gara in poi.
Per questo, già da qualche anno, Maverick sta lavorando moltissimo. Prima tecnicamente, rivedendo la maniera di staccare la frizione e la procedura di inserimento per launch control e abbassatore, poi mettendosi a lavorare anche sul lato mentale. Perché il problema, tutto sommato, sembra essere più che altro psicologico: “È chiaramente visibile anche dall'onboard della partenza che per Vinales non è stato un problema di moto, lì è mancata aggressività - aveva spiegato Marco Melandri dopo il GP di Catalunya nel 2020 - Sembra avere paura quando è in mezzo agli altri, non riesce ad esprimersi”.
Così, in attesa di correre a Le Mans, Maverick sta continuando ad allenarsi (anche) sulle partenze, di cui mostra un video sui suoi canali social da cui ha rimosso Twitter in seguito alle polemiche scaturite dopo il GP del Portogallo. Il fatto che lo spagnolo si stia esercitando in un kartodromo in sella ad una BeOn da circa 60 CV (una sorta di Moto3 con il motore della Yamaha YZ450F) fa pensare che la soluzione ai suoi problemi sia ancora lontana. “Deve riuscire a migliorare, ma questo è un qualcosa su cui non ci puoi lavorare sopra, perché non è ripetibile al di fuori delle gare - aveva spiegato a suo tempo Melandri - Deve riuscire a fare quel clic mentale che lo porti ad attaccare e non a difendersi quando si trova in mezzo al gruppo".
Con le Ducati sempre più veloci allo spegnimento del semaforo ed una moto che non offre il meglio in accelerazione sarà difficile, ma per Maverick è ormai una questione di primaria importanza. Anche perché Franco Morbidelli, sempre veloce e costante, spinge per una moto ufficiale e Yamaha potrebbe considerare di offrirgli una sella ufficiale.