Nel 1993 Daniel Ricciardo aveva 5 anni e un sogno: diventare pilota di Formula 1. Il 7 novembre di quell'anno assistette a un evento che - anche se ancora non poteva saperlo - sarebbe rimasto per sempre nella memoria collettiva del mondo del motorsport.
Ad Adelaide, in Australia, Ayrton Senna vinse l'ultima gara della stagione, la sua ultima su McLaren e anche l'ultima della sua vita. Daniel Ricciardo era lì, innamorato come tutti di quello sport, di quei duelli senza tempo, di quel pilota considerato il migliore di tutti.
28 anni dopo Ricciardo porta a Woking il suo primo trofeo da pilota McLaren: quello che lo scorso 12 settembre ha ottenuto vincendo, a sorpresa, il Gran Premio di Monza. Un premio che per Daniel rappresenta molto più di tutti quelli vinti in passato perché arrivato dopo una stagione complicata e dopo tre anni di digiuno dalle vittorie in Formula 1.
E quel trofeo, in casa McLaren, avrà un posto speciale tra tutti quelli collezionati dalla scuderia inglese. In un video pubblicato sui social della McLaren infatti si vede Ricciardo mettere il premio di Monza accanto a quello di Ayrton Senna di Adelaide 93, in un collegamento simbolico lungo 28 anni che unisce il Daniel bambino, spettatore australiano, e l'Ayrton del suo ultimo successo.