Nel panorama della motomondiale continuano i dubbi sugli investimenti che permetteranno al team di Valentino Rossi, VR46, di entrare a far parte della stagione di MotoGP dal 2022. Indiscrezioni e smentite che in questi mesi hanno "tinto di giallo" quella che inizialmente sembrava essere una semplice operazione di sponsorizzazione, come siamo soliti vedere da anni nel mondo del motorsport.
A laversene le mani per prima è stata Aramco, compagnia nazionale saudita di idrocarburi da tempo inserita nel mondo degli sport motoristici, che ha preso le distanze dall'operazione, secondo cui la stessa Aramco sarebbe dovuta diventare lo sponsor principale del team. Operazione in cui si inserisce la figura, ancora non chiara e non chiarita, del principe saudita Abdulaziz bin Abdullah bin Saud bin AbdulAziz Al Saud, grande protagonista di questo strano accordo mediorientale.
Aramco che, al contrario, è molto interessata alla Formula 1, dove già dal 2020 è diventata una delle sei aziende sponsor globali della categoria con un accordo di sponsorizzazione che guarda al green e al concorde interesse per lo sviluppo di carburanti sostenibili.
Un interesse, quello dell'Arabia Saudita, reso chiaro nel corso degli ultimi anni con l'entrata in scena del Gran Premio saudita, che proprio in questo 2021 farà il suo ingresso nel calendario e che, dai prossimi anni, vorrebbe sostituire Abu Dhabi come gran finale di tutta la stagione.
E se già negli scorsi mesi si erano rincorse voci un possibile interesse da parte del fondo statale arabo di comprare da Liberty Media la Formula 1, in questi ultimi giorni le indiscrezioni sono sempre più insistenti. Ne parla FormulaPassion che, già in passato, si era concentrata sulla possibile cessione del circus, per quello che sarebbe a tutti gli effetti un cambiamento epocale.
"L’obiettivo del fondo saudita sarebbe quello di rilevare Liberty Media nella proprietà della Formula 1 - scrive FormulaPassion - Piano confermato anche dal giornalista svizzero di lungo corso Roger Benoit negli scorsi giorni". Lo svizzero rivela: "Gli americani sembrano aver perso interesse per i loro giocattoli miliardari. I sauditi sono pronti ad acquistare la Formula 1, per poi portare lo spettacolo ancor più verso la regione asiatica. Le dieci squadre con base in Europa e diversi organizzatori dovranno fare attenzione: il denaro non è più nel Vecchio Continente".
Liberty Media, che ha acquistato la Formula 1 da Bernie Ecclestone solo nel 2016, potrebbe davvero scegliere di vendere il circus dopo soli 5 anni? Già da tempo si rincorrono le voci secondo cui, causa Covid, gli interessi dei tre gruppi di azioni che guidano la galassia di LM siano cambiati, lasciando aperte possibilità fino a poco tempo fa impensabili.