Ha il doppio delle ruote e quasi il doppio dei cavalli di una MotoGP e ha pure il 44 stampato. Non sul cupolino, ma sulla targhetta che certifica il numero di produzione della serie limitata. Di cosa stiamo parlando? Del missile terra terra che KTM ha fatto recapitare a Pol Espargarò: una X-Bow GT-XR da 530 CV. I numeri parlano da soli: motore Audi a cinque cilindri da 2500 cc e 280 km/h di velocità massima, oltre a linee da togliere il fiato e la capacità di chiudere lo zero/cento in meno di tre secondi e mezzo. Un giocattolo per piloti che vale circa 350000 Euro, con Pol Espargarò che ha annunciato sui social l’arrivo del nuovo bolide nel suo garage: Grazie KTM per avermi concesso di essere il 44esimo proprietario di questo capolavoro in edizione limitata”.
Cinquecentotrenta cavalli, quindi, per ingoiare un rospo che, tutto sommato, non è sembrato così terribile per Pol Espargarò. Il pilota spagnolo, infatti, ha accettato l’uscita di scena con condizioni più che dignitose, visto che il suo stipendio resterà invariato e che avrà comunque la possibilità di fare diverse wildcard nel corso della stagione 2024. Sicure, stando agli accordi, ne saranno quattro, ma è molto probabile che le occasioni per cimentarsi ancora in MotoGP saranno molte di più, visto che nella MotoGP moderna e con il doppio delle gare, le possibilità di dover sostituire qualcuno sono decisamente elevate.
“Mi sento molto, molto fortunato a essere stato con i migliori piloti del mondo – ha detto Espargarò dopo l’ultimo GP a Valencia – Ho vissuto la mia vita facendo ciò che sognavo e cercando di realizzare nuovi sogni durante gli ultimi dieci anni. Ora ho bisogno di riposare. Devo riprendermi un po’. Da tempo non mi sento competitivo come dovrei essere, anche in termini di fisico, ma sono consapevole che servono dei gran bei risultati per competere con questi giovani, che hanno talento, e sono in gran forma. Se non hai tutto questo allora sei troppo lontano per godertela. Devo recuperare quella parte del Pol che è caduto a Portimao“. Oppure, proprio come ha fatto Dani Pedrosa e sempre con i colori KTM, "limitarsi" a mettere a disposizione la propria esperienza e, magari, cimentarsi in pista con le auto corsaiole della casa austriaca.