"Mi sono stancato di parlare del mio fisico, delle mie condizioni. Se sono qui è perché posso gareggiare e vincere, non voglio scuse" - dichiarazioni di Marc Marquez nei mesi conclusivi del 2022. Il Cabroncito, lo scorso autunno, preferiva spostare l'attenzione su HRC, spronandola a migliorare, piuttosto che soffermarsi sul suo fisico, sempre lontano dalla forma migliore da quando a Jerez, nel 2020, la carriera dello spagnolo è bruscamente cambiata. L'otto volte campione del mondo, dopo quattro anni, ha trascorso il primo inverno lontano da sale operatorie ed esercizi di riabilitazione. È arrivato in Malesia, per i primi test invernali del 2023, da pilota pronto, che punta al titolo mondiale, che si sente praticamente al 100%. "Finalmente ho avuto modo di lavorare con calma sul mio corpo, senza le pressioni e lo stress di una gara", ha detto prima di salire in sella alla sua RCV213V, dalla quale si aspettava qualcosa di grande, per dirla alla Cesare Cremonini. Di Honda, nel suo box, Marc ne ha addirittura trovate quattro (ne abbiamo parlato qui), ma nessuna pare aver convinto né lui, né il cronometro. Se nel Day-1 Marquez aveva staccato il dodicesimo tempo ad un secondo da Bezzecchi, ecco che oggi, al termine della seconda giornata malese, il Cabroncito è 13° con un tempo molto simile a quello fatto registrare ieri.
Le parole di Marquez, anche quelle non dette, sono eloquenti. Lo spagnolo alla fine della prima giornata ha ribadito il miglioramento delle sue condizioni fisiche, lasciando in secondo piano questioni tecniche e di sviluppo. È come se si fosse subito accorto (quasi ancor prima di iniziare) di una situazione, di un distacco dai primi, difficilmente rimediabile. Marc parla di piccole novità presenti sulle quattro specifiche che Asaka gli ha fatto trovare nel box; di progressi lievi e non significativi. Insomma Marc Marquez - che indica già i test di Portimao dell'11-12 marzo come ultima spiaggia per poter avere serie pretese sul 2023 - si aspettava ben altro dai giapponesi, specialmente dopo i segnali lanciati negli ultimi tempi. Il fatto che l'otto volte campione del mondo abbia glissato sulle domande in merito ad un'eventuale interruzione del rapporto con Honda prima della scadenza del contratto (datata dicembre 2024), la dice lunga sul suo stato d'animo in questo momento. Marc ha commentato: "Non posso pensare ad una risoluzione anticipata ancora prima di iniziare la stagione, io voglio vincere con Honda". Se avesse voluto spazzare via i dubbi, però, il fenomeno di Cervera poteva semplicemente affermare: "Escludo di andarmene via prima della scadenza del contratto".
Invece Marc - nelle analisi post Day-1 raccolte dai colleghi di GPOne - parla di Ducati, di quanto sia forte il team di Borgo Panigale, di come la Honda sia rimasta lontana: "Le sensazioni in generale sono più o meno le stesse di Valencia, visto che la moto è più o meno la stessa. Dobbiamo procedere un passo alla volta, decimo su decimo. Non abbiamo ancora trovato mezzo secondo da una moto all'altra e siamo solo alla metà del lavoro. Credo che a Portimao avremo altre componenti da provare. Personalmente sono molto contento dal punto di vista fisico, finalmente ho potuto guidare bene e divertirmi in sella. Mi sento molto meglio rispetto allo scorso anno. Ho fatto un grande lavoro fisico per essere a questo punto. Siamo solo alla metà del nostro lavoro, abbiamo tanto da fare. Ducati e Aprilia sono molto competitive. Ci manca tanto rispetto a loro, specialmente nel confronto con le Ducati e con i piloti Ducati".