Alla vigilia del venerdì di prove libere che apre il Gran Premio d’Olanda si è parlato ancora tanto di quanto successo a Spa, in particolare con Fernando Alonso, reduce dal contatto con Lewis Hamilton seguito dell’infuocato team radio pronunciato ad indirizzo dell'ex compagno di squadra.
"Se ho rimpianti per quanto ho detto? Sì, mi scuso. Non pensavo quello che ho detto, non credo che lui fosse così da tanto da criticare, guardando i replay. Si tratta di un incidente tipico del primo giro, nel quale siamo tutti insieme e ravvicinati. La tensione e l’adrenalina di quel momento, mentre lottavo per una seconda e terza posizione, mi hanno fatto dire quelle cose, che non avrei dovuto dire. Con Lewis non ho parlato, ma spero di poterlo fare oggi. Mi scuserò con lui, non ho alcun problema e ho un enorme rispetto per lui“.
"Quando tu dici qualcosa alla radio, pensi di parlare solo con il tuo ingegnere, ovviamente avrei dovuto sapere che sarebbe stato trasmesso in onda, ma è come quando qualcuno fa una scivolata dura nel calcio. In quel momento dici qualcosa ad un tuo compagno e non viene trasmesso. Il nostro momento di parlare con i giornalisti è dopo la gara e io dopo la gara ho detto quello che pensavo. In radio ho detto qualcosa che non pensavo. Da adesso cercherò di essere più tranquillo via radio, per non diventare parte di un certo tipo di show che non mi piace. Noi siamo l’unico sport in cui vengono trasmesse le comunicazioni".
Se con Lewis Hamilton sembra tutto chiarito, anche se i rapporti tra i due non saranno mai del tutto amichevoli, Alonso ha poi voluto mettere i puntini sulle i con i giornalisti, accusati di "razzismo mediatico", che se non è prostituzione intellettuale alla José Mourinho poco ci manca.
"Mi dispiace dover di nuovo esprimere questo concetto – ha dichiarato Alonso – ma quando si dice qualcosa che riguarda un pilota inglese c’è sempre un notevole coinvolgimento dei media, a maggior ragione in questo caso che si tratta di Hamilton che è la leggenda della F1 attuale. Ne è stato fatto un caso mediatico, se invece si dice qualcosa a proposito di me, di Perez, di Sainz o in generale di un pilota ‘latino’ la questione viene presa sempre in maniera più distesa se non addirittura con divertimento, mentre se si parla di qualcun altro tutto diventa serio".