In casa Ferrari è partito il conto alla rovescia per il lancio della 675 il 14 febbraio a Maranello. Un evento per cui c’è tantissima curiosità, che vedrà svelare la nuova monoposto 2023 che andrà a sfidare Red Bull e Mercedes per la conquista del titolo mondiale di Formula 1. Ai tester anche i due piloti titolari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si stanno facendo un’idea della macchina, rispetto a quella dello scorso anno. C’è grande ottimismo ai vertici della Scuderia: Benedetto Vigna, CEO del Cavallino, ha parlato di una Ferrari che punta al premio finale, mentre Fred Vasseur vuole che si torni a vincere. Grandi speranze sono riposte nell’affidabilità della power unit 066/7: le rotture dello scorso anno hanno condizionato la stagione, costringendo i motoristi a limitare la potenza disponibile.
Quindi ai punti persi con i ritiri, si sono poi aggiunte le penalizzazioni in griglia. Quest’anno le prospettive sono molto più rosee: con un calendario che prevede 23 GP, ci sta che la Ferrari programmi una stagione da concludere con il botto. La FIA ha permesso ai motoristi di lavorare sull’affidabilità delle power unit e la Ferrari, ha scelto di portare avanti la ricerca nella camera di combustione. Davide Mazzoni, l’ex Powertrain Devolopment Manager della Maserati, è stato nominato Head of ICE per la sua specializzazione in calibrazione, funzionalità e affidabilità dei motori. L’esperienza di Mazzoni potrebbe rivelarsi preziosa sia per estrarre il massimo del potenziale dalle monoposto Ferrari.