“Già da domenica messaggiamo in continuazione” – Michele Pirro l’ha raccontata così ai giornalisti presenti a Sepang, spiegando che Pecco Bagnaia e Enea Bastianini sono aggiornati quasi in tempo reale su tutto ciò che riguarda la nuova Desmosedici. Il collaudatore della Ducati, infatti, ha praticamente ammesso di aver quasi dovuto chiedere un po’ di pazienza ai due piloti del Team Lenovo, per evitare di passare più tempo a scrivere sullo smartphone che sulla moto.
“Ho detto loro di riposare – ha affermato Pirro - perché non abbiamo ancora fatto un'uscita di lavoro vero. Non abbiamo ancora confrontato bene tutto, perché con questo tempo abbiamo fatto solo test di affidabilità”. Il meteo, infatti, non sta aiutando i collaudatori in pista a Sepang, con l’asfalto che non è mai stato ottimale tra la pioggia e le temperature, anche se Pirro nella giornata di oggi è riuscito a strappare il miglior tempo dopo una bagarre a suon di cronometro con il collaudatore della KTM, Dani Pedrosa. Fino a poco prima della fine del test, infatti, Pirro era stato l’unico a scendere sotto il muro dei due minuti, ma di giri buoni ha potuto metterne in fila ben pochi. “Abbiamo cercato di capire alcune cose nuove e di macinare chilometri con il nuovo materiale – ha aggiunto ancora il collaudatore della Ducati - ma le cose vanno testate quando si può spingere e qui non siamo stati nelle condizioni di farlo come avremmo dovuto”.
Sulla nuova Desmosedici, però, Michele Pirro lascia trapelare una certa fiducia, pur ammettendo che qualcosa da migliorare c’è sempre e pur riscontrando una importante crescita da parte delle altre moto trovate in pista: “Sarà un anno ancora più intenso dello scorso – ha detto ai colleghi di GPOne - perché la Honda è migliorata e Marc Marquez tornerà al suo posto. La Yamaha farà uno step importante e in KTM ci sono piloti e tecnici che conoscono bene la nostra moto. Anche l'Aprilia ha fatto un grande passo avanti nell'aerodinamica, quindi sarà una soddisfazione provare a vincere ancora il Mondiale”.
Per riuscirci, però, i due piloti del team ufficiale Ducati dovranno essere bravi, prima di tutto, a non farsi le scarpe da soli. Bagnaia e Bastianini sono amici e la rivalità di cui tanto si è parlato, almeno fino ad oggi, si è vista solo nella fantasia di giornalisti e appassionati. Però il rischio di uno scontro tra prime donne c’è e non manca chi sostiene che in Ducati andrebbero messe le cose in chiaro sin da subito, almeno per quanto riguarda i ruoli di primo e secondo pilota. Definizioni che, però, a Borgo Panigale non sono mai piaciute e che difficilmente cominceranno a piacere adesso. Lo stesso Bastianini, rispondendo proprio a una domanda sulle gerarchie in casa Ducati, è stato molto chiaro: “Non abbiamo ancora parlato di ruoli – ha detto l’ex Gresini - di sicuro dovrò collaborare molto con Pecco per avere la miglior moto possibile per la gara. Dovremo portare punti a Ducati, speriamo di fare un buon lavoro, poi ognuno penserà per i suoi obiettivi, ma sempre nel massimo rispetto. Io, come è normale che sia, voglio vincere, sono cresciuto con la voglia di essere in un team ufficiale, crescendo è arrivata la Ducati, una moto rossa come la Ferrari, ora tocca a me dimostrare il mio valore”.