L’aria o è fritta oppure frutta. E può fruttare decisamente tanto quando ci sono di mezzo le corse e la velocità. In Formula1 lo hanno capito da una vita e, adesso, l’aerodinamica sta diventando il settore di maggiore investimento delle case costruttrici anche in MotoGP. Non è un caso, infatti, se ormai molti team delle due ruote hanno assunto uomini provenienti dal mondo delle corse in auto, con alcune aziende – KTM su tutte – che hanno pure avviato collaborazioni intense con le squadra di Formula1. Non è un segreto, infatti, che la nuova moto del marchio austriaco ha fortemente risentito dell’influenza dei tecnici di RedBull F1.
In KTM, però, non sono gli unici e alla prima uscita della nuova MotoGP a Sepang, non è passata inosservata una soluzione adottata dall’Aprilia. Si tratta di due vistosi deviatori montati sul cupolino della GP16 portata in pista da Lorenzo Savadori e che hanno subito attirato l’attenzione di Franco Nugnes, giornalista che ormai da anni si occupa sia di due ruote che di quattro ruote.
E’ stato l’esperto Nugnes, infatti, ad accorgersi che quella soluzione s’era già vista in passato. Dove? Sulla Ferrari guidata in Formula1 nel 2008 da Kimi Raikkonen e Felipe Massa (che perse il mondiale contro Hamilton all'ultima curva, a Interlagos). E come quel pezzo sia finito sull’Aprilia è stato presto spiegato, visto che già da tempo in forze all’azienda di Noale c’è l’ingegner De Luca, aerodinamico di Ferrari proprio nel 2008. L’S-Duct, così si chiamava quel pezzo sulla monoposto di Maranello, è collegato all’airbox e dovrebbe anche agevolare il lavoro in sella da parte del pilota sulle motociclette. Perché, di fatto, alleggerisce l’impatto dell’aria sulla zona delle spalle. Non è, stando a quanto riferiscono gli inviati presenti a Sepang, l’unica novità comparsa sull’Aprilia, con la nuova moto messa a punto da Romano Albesiano e i suoi che si candida ufficialmente a essere la grande sorpresa di questo 2023.
“Sono settimane – ha detto proprio Albesiano nell’intervista realizzata da Moto.it - che stiamo pianificando il lavoro per portare a casa dei risultati che siano chiari e fare selezione tra le varie opzioni che abbiamo. Lorenzo Savadori avrà il compito di sgrossare, selezionare e verificare. Poi con i piloti ufficiali confermeremo e sceglieremo le varie configurazioni. Per esempio, deve essere deliberata la prima aerodinamica. Bisognerà confermare che le teorie studiate a casa funzionino anche in pista. Aprilia può vincere il mondiale. E’ stata una possibilità realistica nel 2022, perlomeno fino alla terribile caduta di Espargaro a Silverstone. Quest’anno siamo più forti: non vedo il motivo per dire che sia impossibile”. Anche con l’aiuto dell’aria…