Jorge Martìn ha capito che dovrà tornare a innamorarsi dell’Aprilia (che fa di tutto per rendersi amabile) per non rischiare di restare intrappolato in un matrimonio infelice che dovrà durare almeno un altro anno e mezzo. KTM, incassato l’ok da parte di Bajaj per andare avanti con gli investimenti per il racing, ha praticamente blindato Pedro Acosta e, stando a quanto si dice, anche Enea Bastianini. Risultato? Del gran mercato che si annunciava non se ne farà probabilmente niente, visto che i tre pezzi pregiati, appunto Martìn, Acosta e Bastianini, non si muoveranno da dove stanno rispettando quanto scritto sui loro contratti. Ci aspetta una MotoGP senza troppi cambi di colori e senza colpi di scena? In parte sì, ma qualcosa si sta comunque muovendo.

Honda, infatti, avrebbe avviato delle trattative piuttosto serrate per portare in MotoGP già dalla prossima stagione Diogo Moreira. Ha talento, è giovanissimo e, in più, ha pure un passaporto che piace tanto anche a Dorna, visto che dalla prossima stagione la MotoGP tornerà a correre in Brasile. Il giovanissimo talento brasiliano, stando a quanto riferito anche da Sky, era già nell’orbita di Aprilia e soprattutto di Yamaha, ma per il 2027 e anche il suo attuale team, l’Italtrans, lo vorrebbe in Moto2 per il 2026. Honda, dopo la batosta rimediata con il “caso Martìn” e la trattativa mai realmente decollata per mettere le mani su Pedro Acosta, infatti, sarebbe pronta a scommettere su di lui già da subito. Il nullaosta sarebbe arrivato, principalmente, dallo sponsor di LCR, Idemitsu, che fino a pochi mesi fa imponeva un pilota asiatico sulla moto con i suoi loghi e i suoi colori e che adesso, visti i risultati di Somkiat Chantra, ha capito che buttare nella mischia un giovane pilota solo perché è asiatico equivale a distruggergli la carriera. Per Moreira, quindi, sarebbe già pronta la sella della RC213V che quest’anno è stata di Chantra, destinato al ritorno in Moto2. L'ostacolo che eventualmente potrebbe mettersi tra Honda e Moreira si chiama Aprilia, su sponda Trackhouse, ma sembra che le possibilità di mantenere la sella della RS-GP di Raul Fernandez anche per il 2026 siano tornate a rialzarsi in maniera considerevole nelle ultime settimane dopo le voci di una chiamata dalla Superbike per il giovane pilota spagnolo.

Per il team ufficiale dell’ala dorata, invece, la line up dovrebbe restare la stessa di adesso, con Joan Mir che ha ancora un anno di contratto e Luca Marini che dovrebbe comunque ottenere il rinnovo in virtù, più che dei risultati, del feeling perfetto trovato con gli ingegneri giapponesi. L’avvicendamento, semmai, potrebbe riguardare proprio Marini e Zarco, ma il trasferimento di box sembra che alla fine non si farà, visto che Johann Zarco ha già fatto sapere di trovarsi benissimo con Cecchinello e di volere solo la garanzia di pari trattamento, sia economico che tecnico, rispetto ai piloti ufficiali.
Quindi finirà tutto così senza clamorosi colpi di scena? Per adesso sembrerebbe proprio di sì, visto che Ducati non dovrebbe toccare niente della sua attuale line up e che l’unico che rischia – soprattutto se Moreira dovesse arrivare davvero a rappresentare il Brasile in MotoGP – è Franco Morbidelli. Difficilmente, però, a Tavullia sceglierebbero di lasciare a casa un pilota cresciuto nella VR46 che attualmente, nonostante i tanti errori e qualche sfortuna di troppo, è comunque in top five in classifica generale per accettare una scommessa diversa dal vero obiettivo che è, invece, Pedro Acosta. E Yamaha? Prima di parlare di eventuali nuovi arrivi c’è un’altra decisione da prendere: a chi rinunciare tra Jack Miller, Miguel Oliveira e Alex Rins dopo essersi assicurati, su sponda Pramac, Toprak Razgatlioglu per la prossima stagione. Insomma, in casa Yamaha c’è già un pilota di troppo e altri movimenti, almeno per adesso, non ci saranno. Anche se è chiaro che il mercato della MotoGP non si ferma mai davvero e che qualche trattativa è sempre comunque in corso.
