Il titolo è una battuta, ma la domanda resta: valeva (o Valera) la pena di fare tutto questo casino salvo poi accorgersi, grazie a una lection magistralis di Massimo Rivola e Aprilia, che l’imperativo del verbo abbracciare vale comunque sempre un futuro? Ok, detta così è contorta e pure un po’ romanzata, ma nel martedì in cui Aprilia ha diffuso il comunicato stampa con tanto di dichiarazioni di Jorge Martìn alla vigilia del GP della Repubblica Ceka, la vera notizia è che anche Albert Valera ha capito che Martìn e Aprilia dovranno amarsi. E che prima impareranno a farlo, prima sarà possibile vivere dentro un matrimonio felice. Perché quel matrimonio, tanto, s’ha da fare. O, meglio, s’ha da mantenere in vita, visto che di arrivare davanti a un giudice non ha voglia, e convenienza, nessuno.

A Brno andrà in scena il primo fine settimana della nuova vita insieme dopo la crisi, le incomprensioni, i tentativi di fuga e gli ammiccamenti con altri, facoltosissimi, corteggiatori pronti alla proposta indecente. Il campione del mondo MotoGP 2024, reduce da un incubo durato tre mesi per le fratture alle costole subite in Qatar, torna in pista a Brno con un rinnovato entusiasmo verso la RS-GP. E questa riconciliazione passa soprattutto dalle parole del suo manager, Albert Valera, che ora ammette: "Ci vorrebbe troppo tempo prima che il tribunale di Milano si pronunci. I ricorsi potrebbero essere presentati ripetutamente, la situazione potrebbe andare avanti e indietro quasi all’infinito”. Un riconoscimento implicito che la via giudiziaria per rescindere il contratto sarebbe un vicolo cieco. Meglio, piuttosto, sfruttare quel vicolo per darsi una passionale azzuffata e vedere se il fuoco si riaccende.
La vera svolta è arriva dal test privato di Misano, dove Martín ha scoperto la parte godereccia della RS-GP25 che gli era rimasta sconosciuta nelle poche uscite fatte insieme in precedenza. "La moto è molto migliorata ora e offre più grip e sicurezza. È semplicemente meno nervosa" - ha detto Martín proprio al suo manager Albert Valera. Un feedback confermato dal team manager Aprilia Paolo Bonora a MotoGP.com: "Jorge ha detto che la moto è migliorata rispetto all’ultimo test in Qatar. Abbiamo lavorato sulla stabilità e se n’è accorto subito". Questi progressi, uniti ai significativi risultati di Marco Bezzecchi nelle ultime gare, hanno contribuito a sciogliere anche le ultime resistenze.
Magari è stato proprio Jorge Martìn a dire a al suo manager che no, non ne VALERA la pena di continuare a insistere e a farsi venire l’acquolina in bocca per i soldi promessi da altri che una moto performante da promettere (per ora) se la possono solo sognare. Lo stesso Valera, che nei mesi scorsi aveva minacciato battaglia legale per liberare Martín dal contratto, ora modifica radicalmente il tono. "Ora vogliamo concentrarci sullo sport – ha detto a Speedweek che lo ha intercettato al Sachsenring - Io faccio il mio lavoro e gli altri fanno il loro, ovviamente; bisogna rispettare le cose". Il suo lavoro lo farà, giovedì, anche il dottor Angel Charte, che sarà chiamato all’ultima parola sulle condizioni di Martìn, dichiarandolo fit o unfit per il fine settimana di gara.
E’ una formalità, ma c’è comunque un ok da aspettare. Come? Continuando a annusarsi e promettendosi un presente senza pregiudizi, ma di apertura alla rinascita di un sentimento che sia vero. “Non vedo l'ora di tornare in sella – ha detto il campione del mondo in questo primo martedì della nuova era con la crisi alle spalle - Sono molto felice che questo momento sia finalmente arrivato. Insieme a Aprilia dobbiamo lavorare sodo, perché abbiamo un grande potenziale per fare bene. Ora è il momento di iniziare a costruire e concludere la stagione in bellezza”.