Niente podio per Valentino Rossi alla 12 Ore di Bathurst, nonostante una gara in rimonta che, insieme ai suoi compagni del WRT, Augusto Farfus e Maxime Martin, ha dovuto fare i conti con la sfortuna, dopo una gara in rimonta che aveva portato la BMW M4 con il numero 46 a mettersi saldamente al terzo posto della classifica generale. Mancava poco alla bandiera a scacchi, infatti, quando i giudici lungo il tracciato si sono accorti che i fanali posteriori della BMW numero 46 avevano smesso di funzionare. Da qui l’ordine di rientrare ai box per la riparazione e l’inesorabile perdita di posizioni, fino al sesto posto finale.
L’M4 con il 46 era partita esattamente in sesta posizione alle 19,30 (ora italiana) di ieri sera dopo aver conquistato l’ottavo posto in qualifica, approfittando della penalità inflitta a due concorrenti. L’auto del WRT ha piano piano recuperato posizioni con Farfus che ha poi lasciato il volante a Martin, che ha guidato fino al minuto 130 prima di lasciare a sua volta il sedile a Valentino Rossi. Per il nove volte campione del mondo di motociclismo è stata subito bagarre, risalendo fino alla terza posizione e lottando a lungo con l’altra BMW del WRT guidata da Charles Weerts, tenuto dietro fino al nuovo avvicendamento alla guida. Al secondo turno con Rossi al volante, però, complici soprattutto i vari pit stop, il pilota di Tavullia non è riuscito a ripetere le prestazioni fatte in precedenza, slittando fino al settimo posto ma mostrando, comunque, una gran confidenza con il circuito e la macchina prima di lasciare il posto ai suoi compagni di squadra per le restanti quattro ore di gara.
Farfus e Martin hanno potuto approfittare dei passaggi al box degli avversari e sono riusciti a rimontare fino ad agganciare il gruppo di testa, ma poi è entrata in gioco la sfortuna. Quando il timer indicava poco più di due ore al termine della gara, infatti, alla BMW del WRT è stato imposto di rientrare ai box per riparare i fanali posteriori che avevano smesso di funzionare. Il lavoro dei meccanici è stato velocissimo, ma il tempo che restava era ormai troppo poco per pensare di poter nuovamente lottare per le posizioni che contano, visto che la M4 con il 46 aveva accumulato un giro di svantaggio rispetto al gruppo di testa, con Rossi, Farfus e Martin che hanno quindi dovuto accontentarsi della sesta posizione finale.
La 12 Ore di Bathurst, per la cronaca, è stata vinta dalla Mercedes-AMG GT3 Sun Energy 1 di Kenny Habul, Jules Gounon e Luca Stolz davanti alla Porsche 911 GT3 R e alla Mercedes-AMG del GruppeM Racing che era partita dalla pole, con Maro Engel, Mikael Grenier e Raffaele Marciello. Le tre auto finite sul podio hanno tagliato il traguardo quasi appaiate, con meno di due secondi di distacco tra il primo e il terzo.