C’erano una volta Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. C’erano, però, e adesso non ci sono più e è pure arrivato il momento di voltare pagina senza dimenticare, chiaramente, che quei piloti hanno scritto la storia. La pensano così Luca Marini e Marco Bezzecchi che, ospiti di Sky prima della partenza per i test di Sepang, hanno ribadito che, anche se sono passati pochi anni, non è giusto continuare a fare paragoni con il passato.
“Adesso è tutto su un altro livello – ha spiegato Luca Marini – E’ vero che se andiamo a guardare i mondiali vinti da Vale o da Lorenzo sono molti, ma adesso ci sono almeno dieci piloti che potenzialmente possono vincere il mondiale. E’ tutto diverso, moto comprese e quella del 2023 sarà, probabilmente, la griglia più forte di sempre. Ora il livello è incredibile sotto tutti i punti di vista e l’unica cosa che posso dire è che sono contento di far parte di questa MotoGP e spero di migliorare sempre di più”. Parole, quelle di Luca Marini, ripetute quasi in calce da Marco Bezzecchi: “Una volta c’erano i fantastici quattro – ha detto – ma c’era anche più differenza tra le moto ufficiali e quelle delle squadre private. Senza nulla togliere a gente come Vale, Lorenzo, Pedrosa, Stoner e Marquez, adesso è tutto più livellato, siamo tutti più vicini e più competitivi anche grazie al fatto che le moto sono più o meno tutti simili. Disponiamo ormai di pacchetti tecnici competitivi tutti quanti”.
Un modo, quello di Bezzecchi e Marini, per ribadire, appunto, che è ora di andare avanti, ma anche per spiegare che loro, nonostante un team che è in MotoGP da una sola stagione e due Ducati Desmosedici che non saranno aggiornate al 2023, sentono di potersela giocare con tutti. L’obiettivo, chiaramente, è quello di migliorare i risultati messi nel sacco già nell’annata di esordio e magari continuare a tenere alto il nome di Tavullia dopo gli anni d’oro di Valentino Rossi. I due giovani piloti italiani partiranno per Sepang nelle prossime ore e verosimilmente le loro Ducati Desmosedici saranno in total black. Resta un mistero, infatti, la data di presentazione del Team Mooney VR46, l’unico a non aver reso ancora ufficiale il giorno dell’unveiling delle moto. Il motivo? A Tavullia parlano di scaramanzia, visto che la squadra di Valentino Rossi lo scorso anno aveva fatto la stessa cosa, mostrando le livree scelte solo dopo che tutti gli altri lo avevano già fatto e, visto che le cose poi sono andate meglio di quanto si potesse sperare, Uccio e gli altri hanno pensato di “ripetersi nel ritardo” anche in questo 2023.