S’è fatto una supercar pazzesca (ve lo abbiamo raccontato qui) ma il suo grande amore, e pure il suo lavoro, restano le motociclette e, messa da parte la parentesi a quattro ruote, è di moto che Loris Capirossi è tornato a occuparsi. Lo ha fatto anche in occasione dei Caschi d’Oro di Motosprint, difendendo la scelta di Dorna di introdurre le Sprint Race già a partire dal mondiale ormai alle porte.
Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti piloti, ma più per questioni legate a contratti e compensi che per una non volontà di mettersi a confronto anche nella giornata che solitamente era dedicata alle qualifiche. Sembra pensarla così anche Lorsi Capirossi che, da ex pilota, s’è detto convinto che alla fine le sprint race piaceranno proprio a tutti, a cominciare da quelli che ne saranno i protagonisti. “Un pilota ha in mente solo una cosa e quella cosa è gareggiare – ha detto l’ex campione del mondo italiano – I piloti sono animali da gara, vogliono correre e confrontarsi e quindi sono sicuro che queste Sprint Race renderanno tutto più interessante, con una gara anche nella giornata di sabato, generalmente dedicata alle qualifiche e basta”. Alla fine, insomma, più delle pressioni dei manager che spingono per aumentare i compensi e più delle pressioni delle case che, invece, temono un esorbitante aumento dei costi, prevarrà l’istinto primordiale dei piloti: la voglia di battersi.
E’, di fatto, anche l’intento di Dorna, che vuole così aumentare lo spettacolo e provare a attrarre un numero maggiore di appassionati dopo il calo dovuto all’addio di Valentino Rossi e a un Marc Marquez a mezzo servizio da ormai tre stagioni. “Io – ha proseguito Loris Capirossi dal palco dei Caschi d’Oro – sono uno che si emoziona ancora da matti. Ogni volta scendo a vedere questi grandissimi campioni da bordo pista e adesso sono veramente bravi tutti. Proprio bravi e fanno paura per quanto vanno forte e ogni periodo delle corse ha la sua storia e i suoi perché. E’ vero che nel passato abbiamo vissuto cose grandiose e anni indimenticabili soprattutto per l’Italia, ma adesso le cose non sono peggiori, sono semplicemente diverse”. Un modo, quello di Capirossi, per ribadire che le corse non moriranno mai, con l’ex 65 del motomondiale che ha pure ricordato l’arrivo di Valentino Rossi nel mondiale: “Vale è stato un problema – ha scherzato – perché ci ha suonato tutti quanti. All’epoca eravamo Max Biaggi, Doriano Romboni e io e quando è arrivato questo ragazzino ha fatto secchi tutti i vecchietti, ma è così che funzionano le corse e va bene così”.