Manca pochissimo ai primi test della stagione in MotoGP: dal 5 al 7 febbraio per i collaudatori e gli esordienti (quest’anno ci sarà soltanto Augusto Fernandez, già rookie of the year) e dal 10 al 12 febbraio per tutti, piloti titolari inclusi. I test si fanno in Malesia perché il circuito è veloce, ha lunghi rettilinei, settori più tecnici e, soprattutto, il clima adatto a far funzionare le gomme anche d’inverno. Cosa che, come ha spiegato Cal Cruthclow ai colleghi di crash.net, ha una serie di risvolti negativi: “Il problema non è solo il calore del motore della nostra moto, ma anche il calore che fuoriesce dagli scarichi delle altre. Onestamente qui in Malesia fa molto caldo e non ho mai capito perché alcuni piloti stiano ancora in tuta due ore dopo la gara", ha raccontato col solito tono l’inglese a cui Yamaha ha affidato lo sviluppo della M1.“Voglio essere onesto: a Sepang alla prima curva il tuo corpo è già oltre 40 gradi di temperatura interna”, ha spiegato Cal. “Immagina; è solo la prima curva, stai così e ti restano 20 giri da fare. È incredibile! Hai addosso una tuta di pelle, respiri nel casco, la frequenza cardiaca è sui 200 battiti al minuto, ci sono 35 gradi, umidità e seduto su una motocicletta che internamente arriva a 1.000 gradi, con altre moto tutt'intorno... è difficile. La gente non capisce che quando guidi qui, è difficile”.
Ora, oltre allo spaventoso scenario di dover guidare a 350 Km/h in stato più o meno febbricitante, viene da chiedersi come abbia fatto Cal Crutchlow a conoscere questi numeri. La risposta l'ha data lui: “Una volta ho ingoiato una pillola per tenermi controllato, molti anni fa. Penso che lo abbia fatto anche Bradley Smith. Ti fornisce una lettura dei dati sul tuo telefono, poi qualcuno li analizza. Così ho scoperto che il nostro sport è quello, in assoluto, in cui il corpo si scalda più velocemente”. Nello specifico, la pillola ingerita dal pilota britannico si chiama BodyCap, e viene prodotta da un’azienda francese per i professionisti.