Il 2026 sarà un anno di enorme cambiamento per la Formula 1. Dopo l'annuncio del ritorno di Ford nel circus, che si unirà a Red Bull e Alpha Tauri per contribuire allo sviluppo del motore endotermico e di altri aspetti, dalle batterie, ai software, e permettere alla Red Bull Powertrains un inizio più solido nella nuova avventura in Formula 1, il progetto del 2026 nella massima serie si fa sempre più interessante per appassionati e addetti ai lavori. Da Audi, che entrerà come casa costruttrice al fianco di Sauber, fino ai punti di domanda che ancora contornano un possibile ingresso di Porsche, dopo il sogno sfumato di vederla proprio accanto a Red Bull.
Ma le sorprese per questa stagione spartiacque a cui tutto il mondo della Formula 1 sembra tendere non sono certo finite: dopo settimane di dubbi, contestazioni e addirittura mesi di perplessità tra i team già presenti nel circus, la FIA ha ufficializzato l'apertura di un processo per i "possibili" nuovi team di Formula 1. Per il momento i potenziali nuovi team sono invitati dalla Federazione a esprimere il loro interesse, e - una volta avvenuta la richiesta - riceveranno le istruzioni per la domanda di partecipazione alla massima serie direttamente dalla FIA, che chiaramente sottolineato come i candidati saranno valutati attraverso una "rigorosa analisi finanziaria e tecnica sulla base di criteri di sostenibilità e impatto sociale positivo".
Non sarà sicuramente facile entrare a far parte della Formula 1, soprattutto se considerata la resistenza che in questi mesi ha accompagnato la proposta di Andretti, da tempo convinto di voler entrare a far parte del circus e che - proprio per questo motivo - all'inizio del 2023 ha ufficializzato la collaborazione la Cadillac, e di conseguenza con il colosso di General Motors. Ma così come Andretti, che sicuramente presenterà la propria candidatura alla FIA adesso che i bandi di presentazione sono ufficialmente aperti, anche altre realtà potrebbero proporsi, aprendo alla Formula 1 un ventaglio di possibilità da valutare in termini di guadagni, valore economico, interesse del pubblico e apertura di mercati.