Ventuno Slam uno, quindici titoli iridati (e 122 gran premi) l’altro: sono Rafa Nadal e Giacomo Agostini, campioni accomunati da numeri di vittorie da record. Anche la leggenda del motociclismo ha assistito all’impresa del tennista spagnolo all’Australian Open: “Rafa – il commento di Agostini raccolto dal Giornale – è uno di quei campioni che non sono mai appagati, un atleta innamorato del suo sport e un grandissimo professionista. Ha giocato con la testa e non si è fatto prendere dallo sconforto nel momento difficile. È stato straordinario. […] Per fare quello che ha fatto devi sempre pensare che stai affrontando una sfida difficile. Ogni volta che vincevo un campionato del mondo partivo per quello successivo con la paura di non riuscire a confermarmi; questo mi dava la tensione che porta a mettere in pista tutto te stesso. Tanti una volta arrivati a conquistare un titolo si sentono arrivati ed è lì l’errore”.
Rientro da infortuni e sorpasso nel finale quando l’esito sembrava già deciso: “Nello sport la cosa più importante è crederci e lui ci ha creduto sempre, ha continuato a dirsi voglio vincere. Anche a me è capitato di trovarmi in gare che sembravano segnate, in cui mi è venuto da dire non ce la faccio, adesso mollo... poi ho tenuto botta un giro o due e ho visto che guadagnavo terreno anziché perderlo; lì ritrovavo la forza di andare avanti e giocarmela fino in fondo”.
Ma da dove viene questa capacità? “Viene dal dono che ti ha dato Dio. Io il talento lo spiego così: nasci e fai delle cose che agli altri non riescono. Poi a questo devi aggiungerci la testa, perché la testa è quella che fa tutto. Quando ti giochi il tutto per tutto ti dici adesso tocca a me, devo far vedere quello che valgo e so come fare. Lì – conclude Agostini – viene fuori il giro record, o il colpo vincente”.