“Andrea ha fatto bene come ha fatto, io sono con lui” – Carlo Pernat è uno che prende parte, che si sbilancia. Sempre. E lo ha fatto anche questa volta, toccato sull’argomento del momento: la separazione tra Andrea Dovizioso e la Ducati. Il manager genovese lo dice chiaramente: sta con il pilota. “Quello con Ducati era un rapporto finito e si trattava solo di dire basta, lo ha fatto lui, ha trovato lui questo coraggio e ha saputo scegliere il momento migliore come la vigilia di una gara che poteva riportarlo alla vittoria. E’ sceso in pista per vincere e ha vinto, dando uno schiaffo morale non indifferente”.
Quale è stato l’errore principale di Ducati?
“Ducati avrebbe dovuto dirglielo prima, Dovi era con loro da otto anni e, al di là dei motivi che hanno determinato la separazione, non si può tenere in stand by una trattativa con un pilota che da tre anni è il primo degli umani e che quest’anno, mancando l’extraterrestre, può veramente vincere il mondiale. Tra l’altro arrivando a metterlo quasi sotto esame. Le storie possono finire e quella tra Ducati e Dovizioso era finita, ma c’è modo e modo per consumare la rottura: così è stato brutto per tutti”.
E adesso chi prenderà il suo posto, dividendo il box con Jack Miller?
Io vedo bene Bagnaia: è giovane, ha fame e talento e non ha pretese economiche fuori dalla portata di una azienda che sta facendo i conti con la crisi dovuta alla pandemia. Se devo fare un nome faccio il suo: Francesco Bagnaia. È lui che secondo me salirà sulla sella della Ducati ufficiale, ha più possibilità di Joahnn Zarco anche se è stato costretto a stare fermo due gare. Anche perché Zarco domenica, probabilmente condizionato dall’odore dell’opportunità di catalizzare l’attenzione di Ducati, ha finito con lo strafare.
Non hai fatto il nome di Jorge Lorenzo, eppure se ne parla tantissimo. Significa che Carlo Pernat pensa che è solo una suggestione?
No, non è una suggestione, non è nemmeno un segreto che qualcuno in Ducati sia un profondo estimatore di Jorge Lorenzo. Ma le questioni in ballo sono tante, non ultimo l’ingaggio e faccio fatica a pensare che si riuscirà a concretizzare in qualche modo quella che per ora è solo una idea. Certo, Lorenzo ha già vinto molto e ha già dimostrato che, con i suoi tempi, può fare bene in sella alla Ducati, però è anche un rischio grande perché comunque è fermo da una stagione.
Se rivedere Jorge Lorenzo sulla Ducati ufficiale è una possibilità lontana, per Carlo Pernat quanto è lontana quella di rivederci Andrea Iannone?
Qui bisogna fare una precisazione. Se parliamo di Ducati ufficiale ti dico che è molto lontana. Quella di vederlo in qualche altra Ducati, invece, è molto più vicina. Ma tutto ciò che riguarda Iannone, al momento, dipenderà dall’esito del ricorso sulla sua squalifica. E anche dalla volontà del pilota e di Aprilia di andare avanti insieme, come sembra che sia. Non so, magari rivedremo Iannone su una Ducati, ma ho dubbi che questo possa accadere già dalla prossima stagione.
Stando al Pernat-pensiero, allora, in Pramac chi ci va se Bagnaia sarà promosso nel team factory?
Non c’è solo Pramac, che comunque ha già sottoscritto un contratto con Jorge Martin, ma c’è anche Avintia.
Significa che la sella libera sarà lì piuttosto che in Pramac?
Potrebbe essere così e magari in MotoGp arriverà un rookie.
Enea Bastianini o Luca Marini?
Bagnaia ufficiale, Zarco in Pramaca, un rookie in Avintia. Parliamo di fantamercato in questo momento, ma se mi si chiede di fare un nome dico Bastianini. Non perché Marini non sia pronto, ma semplicemente perché non mi risulta ci siano mai stati contatti con Ducati. Marini, se il fratello Valentino Rossi dovesse decidere di non andare avanti, visto che ancora non ha firmato l’annunciato prolungamento di carriera nel team Petronas, potrebbe diventare il futuro compagno di squadra di Morbidelli. Ma, ripeto, al momento parliamo di fantascienza, anche perché credo che quella firma arriverà. Più in generale, inoltre, l’addio di Dovizioso a Ducati potrebbe aprire scenari del tutto nuovi e rimescolare completamente le carte, magari anche con sorprese fino ad ora impensabili.