Non sembrerebbe, ma un po’ di umanità ce l’ha sicuramente anche lui: Marc Marquez. E quale fratello maggiore sarebbe disposto a veder riservato al sangue del proprio sangue il trattamento che Honda ha riservato ad Alex Marquez? EÈ quello che si chiedono in molti, nel paddock, in queste ore. Perché se è vero che la professionalità di un pilota non deve tenere conto di alcun tipo di legame, è altrettanto vero che umani lo siamo tutti. E quindi pure il cannibale Marc Marquez, che con il fratello ha un legame solidissimo.
Certo, Alberto Puig in seguito alle reazioni della stampa di mezzo mondo si è affrettato a dire che quella di Alex verso il team satellite non è una retrocessione, che il piccolo Marquez sapeva tutto sin dall’inizio e che l’arrivo di Pol Espargarò non minerà gli equilibri interni ai due team di casa Honda. Ma a crederci siamo in pochi. David Emmet, ad esemipio, una delle voci più autorevoli tra i giornalisti che seguono la MotoGP a livello mondiale, in un Tweet non ha certo nascosto il suo pensiero: “La Honda che ha trasferito Alex Marquez dalla Repsol alla LCR, per fare spazio a Pol Espargarò, dice tutto su quello che pensa veramente di Alex Marquez. Il team Repsol Honda è un ambiente ad alta pressione? Sicuramente”. Ma Emmet non crede alla balla del voler preservare Alex Marquez dalla troppa pressione del team ufficiale. “In passato – aggiunge – nulla ha impedito ad Honda di firmare un contratto con un campione debuttante della Moto2 nel 2013”. Quel qualcuno era, appunto, Marc Marquez. In estrema sintesi, anche il noto giornalista inglese non crede che quanto accaduto possa essere figlio di una lucida programmazione concordata con gli stessi Marquez e teme, quindi, che la gestione della faccenda possa essere più riconducibile alla volontà di Honda di coprirsi le spalle se il piccolo dei fratelli di Cervera dovesse rivelarsi non adatto al grande salto. Insomma: abbiamo dovuto prenderlo, ma non siamo convinti e quindi corriamo ai ripari con una soluzione intermedia.
Il mondiale in casa Honda, quindi, potrebbe iniziare con qualche mal di pancia e gli scenari che verrebbero ad aprirsi sono decisamente vasti. Che succederà se Alex Marquez si dimostrerà vincente? E come reagirà Marc Marquez al trattamento riservato al fratellino, dopo aver firmato un contratto che lo lega ad HRC per quattro anni? Quale potrà essere il rapporto con Pol Espargarò che ha apertamente dichiarato di non sentirsi il secondo dell’otto volte campione del mondo e di voler provare a batterlo? Domande che a pochi giorni dal via ci poniamo in tanti, con il fondatore di motomatters.com che nella discussione che ha fatto seguito al suo Tweet arriva a sbilanciarsi ulteriormente: “Ho scommesso con alcune persone che Marc Marquez non rimarrà alla Honda per 4 anni. Se ne andrà prima. Non sarà in grado di accettare il modo in cui suo fratello è stato trattato”. E poi ancora: “Il danno ormai è fatto”. Una prospettiva tutta da verificare, certo, ma Marc Marquez ha già dimostrato di essere uno che tende a legarsi gli sgarbi al dito. E, come dice Emmett, potremmo davvero vederne delle belle.