Elvio Deganello, 45 anni, ha passato una vita nelle corse. Merito del padre Aligi, tra i tecnici più amati ed esperti dell’ambiente. Un ambiente che Elvio era stato costretto suo malgrado ad abbandonare dopo una brutta caduta con la sua moto da cross. Amico e tecnico di Marco Simoncelli, lavorava da sei anni nel Team Suzuki della MotoGP, seguendo Alex Rins per tirare fuori il meglio dalla GSX-RR. Lo scorso maggio, l’incidente che gli ha cambiato la vita: stava collaudando la moto dopo alcune riparazioni, una Kawasaki di grossa cilindrata, quando una caduta ha cambiato il suo mondo.
Gravi lesioni alla colonna vertebrale e una frattura con interessamento nervoso sono state le risposte del Maggiore di Bologna, dove Elvio è rimasto a lungo in cura. Alla fine, nonostante gli sforzi dell’equipe medica, la sedia a rotelle è stata inevitabile. Anche se tutti, il padre Aligi per primo, avevano temuto il peggio.
Il tempo invece sembra aver lentamente rimesso a posto le cose. Dopo un anno dall’incidente infatti, Deganello è tornato al suo mondo: lo ha fatto al Mugello, per il GP d’Italia, con un sorriso coperto dalla mascherina che si intravede dagli occhi in un abbraccio con il suo pilota, Alex Rins.
Alex Rins e l’abbraccio con Elvio Deganello, ex meccanico del Sic, costretto in sedia a rotelle dopo un incidente in moto
Finalmente, per il GP d’Italia, Elvio Degnello è tornato nel paddock. Il figlio di Aligi, da sette anni ingegnere per il Team Suzuki in MotoGP, è stato vittima di un grave infortunio durante un’uscita con la moto da cross che gli ha tolto la possibilità di camminare. Alex Rins, il suo pilota, l’ha abbracciato con affetto