“Io non sono in forma, ma neanche Honda sta lavorando nel migliore dei modi. Non posso prendere troppi rischi, anche perché se lo facessi arriverei a dieci secondi dal primo invece che a quindici e non cambierebbe assolutamente niente” – Lo ha detto Marc Marquez dopo il GP di Francia a Le Mans. Parole, le sue, sempre molto garbate, con il catalano che si mette sempre come primo problema e che puntualmente difende la Honda. Ma è chiaro che la situazione comincia a innervosirlo e non poco. Perché ai test di Jerez non sono arrivati gli aggiornamenti attesi e quel poco che è arrivato non è servito a far fare il salto di qualità a una moto che da un lato non è più quella di Marquez e dall’altro non riesce ad andare forte neanche con gli altri piloti di casa Honda.
Stallo assoluto all’ombra dell’Ala Dorata, verrebbe da titolare. Ma più che un titolo è la fotografia di un momento che rischia di costare caro al colosso giapponese. Perché è vero che Marc Marquez è blindato fino al 2024, ma è altrettanto vero che se l’otto volte campione del mondo decidesse di “dare di matto” avrebbe la fila pronta a pagare penali, ingaggi faraonici e costruirgli moto intorno. “Dobbiamo ancora capire tante cose di questa moto e del mio stile di guida – ha detto Marquez - Adesso non guido come vorrei. Dobbiamo fare un altro passo avanti, sono ancora il più veloce dei piloti Honda, ma non è questo il mio obiettivo. Quando sei così lontano da quelli davanti, non hai voglia nemmeno di prendere rischi. Quando sarò più vicino, sarà più difficile controllarsi. Spero, però, che quel momento arrivi presto, ma per ora rischiare di più significa che invece di finire a 15 secondi si finisce a 10, e più o meno nella stessa posizione".
Più chiaro di così si muore e è evidente che la pazienza di Marc Marquez sta per finire. Chi l’ha capito, e anche da un bel po’ di tempo, è Alberto Puig che, ora, ha deciso di giocare l’estrema carta: volare in Giappone per provare a mettere fretta agli ingegneri dell’Ala Dorata. E’ quello che riferisce parte della stampa spagnola, con il manager di HRC che, stando a quanto si legge, ha raggiunto il Giappone direttamente dalla Francia. Prima, però, ha parlato con alcuni giornalisti, ammettendo che in effetti c’è tanta insofferenza tra i piloti e, soprattutto, in Marc Marquez: “E' chiaro che non è stato il risultato che ci aspettavamo o quello che volevamo – ha spiegato Puig - Ovviamente puntiamo a fare il più possibile, questo è sempre il nostro obiettivo. Ma la realtà è che dobbiamo affrontare alcuni problemi e trovare velocemente un modo per raggiungere il nostro vero potenziale. In termini di risultati, non è quello che si aspetta neanche Marc. Certo, questa gara non è stata un completo disastro, ma dobbiamo guardare alla situazione generale e questa non è la nostra vera posizione e, chiaramente non quella, di Marquez, che non è contento e è più che comprensibile".