Tra chi non si sta certo disperando vedendo Lewis Hamilton lontano dal podio c'è sicuramento Fernando Alonso.
Lo spagnolo, ex compagno di squadra dell'inglese, ha infatti analizzato lucidamente la situazione, ridendo sotto i baffi alla Bbc. "Questa è la natura del nostro sport. A volte hai la macchina migliore, altre volte non hai una vettura così buona e devi lottare per fare progressi. Quest’anno possiamo osservare che il ruolo del pilota è molto importante, ma non cruciale".
E ancora: "Lewis sta guidando allo stesso livello degli ultimi otto anni. Stava dominando il nostro sport, frantumando ogni record, ha fatto 100 e più pole position. Ora invece quando fa un mega giro, come ha detto in Australia o non ricordo dove, è a un secondo dalla pole. E dunque, benvenuto! Questa è la F1, non è uno sport leale a livello di numeri. Parliamo di uno sport di squadra, più di qualsiasi altro e tendiamo a dimenticarlo, specie quando abbiamo successo”.
Alonso crede che Hamilton sia ripercorrendo il suo cammino: “A me è successo quando ho vinto i due titoli mondiali. Stavo battendo Michael Schumacher. Questo era qualcosa di enorme, ma la mia vettura era più affidabile e con ottime prestazioni e non puoi ringraziare abbastanza il pacchetto, perché i titoli sono tutti per il pilota. E per Lewis è lo stesso, raggiungere più di 100 pole position è qualcosa di impensabile e significa avere la miglior macchina e il miglior pacchetto per tanti anni. Ora invece a volte facciamo giri superlativi e siamo quindicesimi, come lo spieghi alle persone? È impossibile. Lui merita ciò che ha ottenuto, ma questa stagione sottolinea quanto in tutti quei record influisce cosa hai tra le mani”.