La Formula 1 ha perso definitivamente un pezzo.
Il Gran Premio di Russia, cancellato dal calendario in conseguenza della Guerra in Ucraina, non sarà infatti rimpiazzato come sembrava quasi certo, almeno stando alle parole di Stefano Domenicali, che non aveva neanche preso in considerazione l'ipotesi di ridurre il campionato a 22 gare.
Le alternative non mancavano e l'ex team principal della Ferrari era tranquillo: “Abbiamo già dimostrato negli ultimi due anni di essere molto flessibili, e di non avere alcun problema nel trovare possibili soluzioni. Grazie anche al grande successo che la F1 sta riscontrando, la possibilità di avere nuove gare in futuro è ancora molto grande e, per quanto riguarda le possibili sedi per il futuro, mi limito ad affermare che vi sono molte trattative in corso. Non dobbiamo dimenticare che quest’anno ci saranno 23 gare il più alto numero di gare nella storia della Formula 1. Quindi, valuteremo tutto senza alcuna fretta, al fine di analizzare tutte le situazioni che si presentano di fronte a noi”.
Alla fine però è stato deciso tutto il contrario, per evitare un'altra trasferta magari lontana con tutto quello che comporta a livello economico in un periodo difficile per tutti, in cui qualsiasi costo è aumentato.