L'incidente che gli è quasi costato la vita aveva subito fatto cambiare priorità a Romain Grosjean che per il bene anche della sua famiglia aveva deciso che sì sarebbe andato a correre in IndyCar, ma non sui pericolosissimi ovali.
Un anno dopo però è tornato suoi suoi passi, proprio per volere dei figli che lo hanno spinto a buttarsi in Texas, dove è arrivato 26esimo al traguardo.
Intervistato dal sito RacingNews365, il 36enne svizzero ha parlato di questa decisione: "I miei figli mi hanno chiesto di farli (gli ovali), poi ho parlato con mia moglie e lei ha capito quanto fossi felice in IndyCar, quanto fosse bello per me. Che è rischioso, ma che forse le ricompense sono più grandi dei rischi. Quindi abbiamo deciso di farlo”.
"Io non dovrei essere qui, quindi ogni giorno è un bonus - ha aggiunto da miracolato ricordando il rogo da cui è uscito "solo" con ustioni sulle mani – la vita è semplicemente un po’ più bella da allora, perché sono felice e grato di essere vivo. Non è facile per mia moglie, ma lei lo accetta. Lei guarda le gare e accetta quanto sia bella la IndyCar, quanto i fan mi amino e quanto anch’io ami tutto questo. Come ho detto, sul rischio e sulla ricompensa, è molto maggiore il lato della ricompensa".