La ventitreenne Ana Carrasco, pilota ufficiale Kawasaki nel mondiale Supersport 300, è stata vittima di un grave infortunio durante una sessione di test sul circuito dell'Estoril lo scorso 10 settembre. Era in lotta per il campionato, del quale è già stata campionessa nel 2018, quando una brutta caduta le ha provocato la rottura di tre vertebre. Forse il peggiore degli infortuni per la studentessa di legge, che ha dovuto saltare gli ultimi appuntamenti del campionato: Catalunya, Magny-Cours ed Estoril.
Ma questo non è bastato a renderla innocua per gli altri contendenti al titolo. Con una vittoria, tre podi e cinque piazzamenti nella top 5, Ana è riuscita a chiudere all'ottavo posto in classifica e con il “Best Lap Award”, un premio di Pirelli per il pilota che riesce a totalizzare più giri veloci in gara: Ana ne ha siglati quattro, i suoi rivali (Jeffery Buis e Samuel de Sora) soltanto due a testa. “Anche se ho dovuto concludere la stagione troppo presto, è stato un anno incredibile - ha detto la Carrasco a Speedweek - Abbiamo ottenuto una vittoria, diversi podi e molte buone battaglie per le posizioni che contano. Avrei preferito lottare per il titolo fino alla fine, ma le corse sono anche questo. Ma sono contenta di essere arrivata ottava nel mondiale e di aver vinto il 'Pirelli Best Lap Award’.”
Così alla fine Ana Carrasco ha battuto i suoi avversari lottando dall'ospedale, una cosa che non è mai riuscita nemmeno a Marc Marquez. Campionessa mondiale, velocissima e ben propensa ai record, come quella volta che si presentò in griglia con un “ombrellino” a petto nudo.
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