Se non è un ultimatum poco ci manca. Aprilia, infatti, starebbe pressando sul manager di Andrea Dovizioso, Simone Battistella, per avere certezze solide per il futuro. La domanda è una sola: Andrea vuole o no essere un pilota Aprilia per la prossima stagione? E’ la stessa domanda che pongono al forlivese da mesi, ma adesso è arrivato il tempo di una risposta definitiva, perché il mercato ha cominciato a muoversi e a Noale non possono permettersi di “aspettare un altro Andrea”.
Lo scorso anno, optando per il cuore piuttosto che per il business, la squadra italiana ha scelto di attendere l’esito della sentenza per il presunto caso di doping di Andrea Iannone, ritrovandosi con la peggiore delle notizie nel peggiore dei momenti: Iannone squalificato e nessun pilota da prendere per il 2021 tra quelli che avrebbero potuto far fare un balzo in avanti alla moto di Noale. Alla fine è stato premiato Lorenzo Savadori, che tutto sommato si sta difendendo, ma è stato come inviare all’università un ragazzo che doveva ancora fare il liceo. I progressi ci sono, ma i risultati non sono dei migliori. Il rapporto umano è splendido, la fiducia è cieca, ma c’è la necessità di guardarsi intorno. E’ con questa premessa che, già dalla fine dello scorso anno, a Noale hanno iniziato a corteggiare Dovizioso. Che prima ha detto no, poi ni e, alla fine, ha accettato un ruolo da collaudatore per alcuni test da svolgere durante il 2021. Adesso, però, c’è una nuova svolta all’orizzonte. KTM, infatti, non ha esercitato l’opzione di rinnovo su Danilo Petrucci, scaduta all’inizio di questa settimana ed ha annunciato, oltre alla conferma di Brad Binder, la promozione in classe regina di Remy Gardner (con Pedro Acosta promosso a sua volta in Moto2). Anche gli altri marchi si stanno già muovendo, in particolare sul piano delle riconferme e il rischio, per Aprilia, è di ritrovarsi con tutti i disegni già fatti senza aver potuto incidere minimamente sul mercato.
Danilo Petrucci, tra l’altro, è una vecchia fissazione a Noale, tanto da essere stato vicinissimo alla moto italiana in ben due occasioni nel passato più recente. Il fatto che oggi il suo manager, con l’opzione ormai scaduta, sia libero di sedersi a ogni tavolo di trattativa, apre spazi importanti per Rivola ed i suoi, soprattutto in considerazione del fatto che il pilota ternano non ha alcuna intenzione di chiudere così la sua carriera in MotoGP. Meglio un Petrucci oggi o un Dovizioso “forse domani”? Difficile decidere, ma di mezzo ci sono interessi e progetti che devono andare avanti e l’esperienza dello scorso anno ha già dimostrato chiaramente che l’attesa non è la migliore delle strategie. Per questo nel paddock di Barcellona circola con sempre maggiore insistenza la voce di una sorta di ultimatum fissato da Aprilia a Dovizioso, che nel prossimo fine settimana sarà impegnato in una gara del campionato nazionale di motocross. Il pilota di Forlì e il suo manager dovranno sciogliere le riserve entro le prossime settimane, altrimenti Aprilia sarà libera di guardarsi intorno e tutelarsi in vista del 2022, aprendo una serie di trattative con piloti che, al momento, sono ancora senza una sella. Anche perché sembra ormai definitivamente sfumata l’opportunità di poter contare anche su una squadra satellite, con la Gresini Racing sempre più vicina a Ducati, portandosi dietro, in dote, anche Fabio DiGiannantonio dalla Moto2.