Il mondiale in MotoGP non è riuscito a vincerlo, perché la Ducati non era ancora la moto perfetta di oggi e perché in pista c’era un certo Marc Marquez nel culmine della sua carriera, però Andrea Dovizioso è uno di quelli che resterà nella storia. Per il manico, per i modi, per il tempo passato nel motomondiale e perché di titolo, comunque, è riuscito a metterne in bacheca uno quando correva nelle 125, nel 2004. Carriera lunga e parole poche per il ragazzo di Forlì che, adesso, entrerà ufficialmente nella Hall of Fame. La notizia è fresca di oggi e a dare l’annuncio sono stati direttamente gli organi ufficiali della MotoGP, che hanno comunicato anche che la cerimonia avverrà al Mugello.
Insieme al suo, sarà scritto sul muro delle leggende anche il nome di Hans-Georg Anscheidt, ma per il tedesco la cerimonia sarà al Sachsenring. Un doveroso riconoscimento, almeno per quanto riguarda il Dovi, ma anche un modo per arricchire ulteriormente il programma di eventi in vista del GP d’Italia, con il circuito toscano che lo scorso anno è stato quello che ha sofferto più di altri il calo di pubblico. Al momento, Dovizioso non ha ancora commentato la notizia, ma di sicuro non ne sarà dispiaciuto visto che per molti anni il suo talento è anche stato messo in discussione dai soliti commentatori della domenica che non hanno voluto vedere, al di là dei titoli non vinti, quanto e cosa è riuscito a fare il forlivese nel motomondiale. Non è un segreto, tra l’altro, che se oggi la Ducati Desmosedici è la moto di riferimento per tutti, molto del merito è suo, che l’aveva presa in mano quando l’unico capace di farla andare forte era stato un certo Casey Stoner. Sachsenring