I giornalisti che hanno deciso di prendere parte al GP d’India hanno aperto un gruppo WhatsApp per aiutarsi a vicenda con visti, burocrazia. alloggi e trasferimenti, tutte cose che si sono rivelate difficili anche per le squadre. Una su tutte, il Repsol Honda Team con il suo pilota di punta, Marc Marquez, che non ha potuto imbarcarsi sull’aereo per Nuova Delhi in quanto il suo visto non è stato approvato dal governo indiano. Non solo: a quanto pare HRC sta avendo difficoltà anche a prenotare un volo alternativo nelle prossime ore, perché ad essere rimasti in aeroporto senza autorizzazione sono in molti e salire su di un last minute per l’India - ammesso e non concesso che il visto arrivi - non è una cosa né facile né tantomeno economica.
Nel frattempo moto e materiali spediti dalle squadre dopo i test di Misano stanno arrivando in circuito su quelli che sembrano grossi camion per la frutta scortati dalla polizia locale, cosa che lascia intravedere più di una possibilità che le cose vadano come in Argentina lo scorso anno, quando i team si ritrovarono senza attrezzatura per il GP.
A quanto pare però, dal Buddh International Circuit ci sono anche buone notizie: il tracciato è in ordine, la pista spettacolare e i piloti con tutte le probabilità avranno le loro buone ragioni per ricordare questo appuntamento. Chissà, magari in India vige lo stesso proverbio che da sempre racconta il meridione: a visitarlo piangi due volte, quando arrivi e quando te ne devi andare.