È lunedì 18 settembre 2023, la MotoGP arriva alla sua tredicesima race week della stagione. Si correrà, per la prima volta, il GP d’India al Buddh International Circuit, un’ora dal centro di Nuova Delhi. Molti, tra giornalisti, fotografi e manager, hanno deciso di saltare l’appuntamento e passare direttamente al Giappone, dove si correrà il 7 ottobre, perché la trasferta si preannuncia faticosa, costosa e non esattamente sicura: i piloti sono in stato di allerta e l’appuntamento potrebbe saltare anche nei prossimi giorni.
Ok, ma perché il GP d’India potrebbe essere annullato?
I piloti non hanno ancora visto il circuito dal vivo, ma dalle immagini pubblicate in questi giorni sembra che il circuito non abbia ancora risolto i suoi problemi con la sicurezza, a partire dal muro a qualche decina di metri da curva 1, dove i piloti potrebbero arrivare ben oltre i 300 Km/h. Così, per giovedì sera è prevista una riunione con i piloti per capire le criticità della pista e stabilire se si potrà correre o meno.
A questo si aggiunge il fatto che in molti, tra cui piloti e team manager, stanno riscontrando non pochi problemi con il visto d’ingresso, motivo per cui potrebbero rischiare di non essere accolti dal Paese in tempo per l’inizio del weekend. Jack Miller ha raccontato, con una battuta, che il suo piano per arrivare incolume a fine Gran Premio è piuttosto semplice: “Mi porterò da mangiare da casa, mi laverò spesso le mani e cercherò di non morire”. Il punto è che questa, a grandi linee, è l’opinione di buona parte dei piloti, fatta esclusione per qualcuno - come Luca Marini o Fabio Di Giannantonio - che vede le cose con più entusiasmo.
Non solo: a complicare il lavoro di Dorna c’è anche un problema burocratico, perché l’India potrebbe tassare tutti i partecipanti al GP con una percentuale calcolata sull’introito annuale (pari a un ventesimo del totale) di chi, per una cosa o per l’altra, si trova a lavorare nel paddock. Non che la situazione sia granché meglio in termini economici, in quanto pare che i noleggi di van, automobili e scooter verranno offerti a prezzi completamente fuori scala.
Infine, c’è da considerare il fatto che queste sono solo alcune delle complicazioni più note: chi lavora all’interno di Dorna parla più in generale di un piccolo disastro, decine di ore di lavoro per far funzionare tutto e niente di troppo positivo all’orizzonte. D’altronde anche Stefano Domenicali, Amministratore Delegato della Formula 1, aveva avvisato Carmelo Ezpeleta che l’esperienza maturata dal 2011 al 2013 - quando a correre al Buddh International Circuit c’erano le auto - lo aveva persuaso a non tornare più in India. Don Carmelo deve aver risposto con una scrollata di spalle, ricordando al collega che Dorna è il nome di una piccola barca galiziana che può traballare e perdere stabilità ma è progettata per non affondare.
Ma se si corre, quando si corre? Gli orari della diretta su Sky Sport MotoGP e della differita TV8
Ammesso che si riesca a correre, in Italia la MotoGP verrà trasmessa in diretta su Sky Sport MotoGP al canale 208, in streaming su NOW e in diretta su TV8, dove però si vedranno soltanto qualifiche e gara sprint il sabato e le tre gare la domenica. Sky e NOW invece offrono il solito programma decisamente strutturato.
Venerdì 22 settembre 2023
FP1 Moto3: 6:00-6:50
FP1 Moto2: 7:05-8:00
FP1 MotoGP: 8:15-9:25
FP2 Moto3: 10:15-11:05
FP2 Moto2: 11:20-12:15
P MotoGP: 12:30-14:00
Sabato 23 settembre 2023
FP3 Moto3: 5:40-6:10
FP3 Moto2: 6:25-6:55
FP2 MotoGP: 7:10-7:40
Qualifiche MotoGP: 7:50-8:30
Qualifiche Moto3: 9:50-10:30
Qualifiche Moto2: 10:45-11:25
Sprint MotoGP: 12:00
Domenica 24 settembre 2023
Warm-Up MotoGP: 7:40-7:50
Gara Moto3: 9:00
Gara Moto2: 10:15
Gara MotoGP: 12:00
Cosa aspettarci dal GP: potrebbe essere la volta buona per Marc Marquez?
Arrivare su di un circuito nuovo, specialmente in una MotoGP dai ritmi forsennati, significa adattarsi il più in fretta possibile alle condizioni. Ci vuole estro, rapidità, intuizione. E, magari, quella capacità di correre col cuore che un po’ tutti i piloti hanno. Ecco perché, forse, potrebbe essere la volta buona per rivedere Marc Marquez lì davanti, magari per spezzare un digiuno di vittorie che lo spagnolo si porta dietro dal GP dell’Emilia Romagna 2021. Va detto però che un altro tema fondamentale saranno poi le condizioni del tracciato: difficilmente le moto troveranno un asfalto liscio, ben drenante e con tutto il grip che serve per far correre una MotoGP. Ecco perché, se non altro, il GP d’India si preannuncia come un grande, imprevedibile spettacolo.