La Desmosedici non è la moto più facile da portare in pista. Si dice da sempre, ma esistono davvero “moto facili” in MotoGP, con tutta quella potenza da gestire e con il salatissimo prezzo che si paga per ogni minimo errore? E’ chiaro che la “facilità” è relativa e che sono tante le cause che concorrono. Ecco perché Francesco Bagnaia, da poco tempo promosso pilota ufficiale di Ducati insieme a Jack Miller, non ha dubbi sul fatto che i tre nuovi esordienti della MotoGP si troveranno bene. In una recente intervista, infatti, Pecco ha spiegato che l’ambiente della Rossa è il migliore per un esordiente. Non tanto, chiaramente, per le caratteristiche della Desmosedici, ma per il modo di lavorare che viene portato avanti e che ormai è consolidato a Borgo Panigale. “A Enea Bastianini, Luca Marini e Jorge Martin voglio dire che si troveranno bene, che Ducati è il posto migliore per un esordiente – ha affermato il torinese trapiantato a Tavullia – Avranno a disposizione molti dei dati degli altri piloti Ducati e questo è qualcosa che permette di crescere in fretta e adattarsi alla nuova realtà della MotoGP. In Moto2, infatti, tutto è molto diverso, a cominciare dalla frenata”.
Marini e Bastianini, che per Pecco sono anche vicini di casa visto che come lui vivono in quel lembo di terra noto come MotorValley, avranno a disposizione le Ducati che in questo 2020 sono state di Joahnn Zarco e Tito Rabat, mentre Jorge Martin erediterà proprio la moto di Francesco Bagnaia nel Team Pramac. Tutti e tre gli esordienti, comunque, saranno legati direttamente a Ducati e proprio questa decisione dei vertici di Borgo Panigale consentirà la massima collaborazione tra tutti i piloti, che dovranno e potranno condividere informazioni e dati. E’ stato così anche nel corso della stagione appena conclusa, come ha spiegato lo stesso Francesco Bagnaia. “All’inizio – ha affermato – ero quello che riusciva a far lavorare meglio la moto, poi gli altri hanno capito come fare e alla fine sono stato io stesso a acquisire informazioni dai dati di Jack Miller per migliorare le mie di prestazioni”. Collaborare, quindi, pur nella normale rivalità che c’è tra compagni di team o anche di marchio, con Bagnaia che nella stessa intervista a motorsport-total ha anche tracciato la sua rotta per il Mondiale 2021.
"Come pilota ufficiale Ducati avrò maggiori responsabilità – ha concluso Bagnaia - Gli alti e bassi che ho dovuto affrontare quest'anno non potranno certo ripetersi. Dovrò adattarmi più rapidamente alle diverse situazioni. Questo è sicuro. Ho davanti a me tutto l'inverno per migliorarmi anche mentalmente nella lettura delle situazioni. Anche perché le differenze tra le moto ormai sono minime e l’annata sarà particolare come quella che si è appena conclusa. Non c'è una motocicletta dominatrice. Quindi chiunque saprà adattarsi alle gomme nelle varie piste potrà fare la differenza. E’ quello che è successo in questa stagione: ogni tanto la Yamaha ha dominato, verso la fine c'era più Suzuki, a Misano siamo stati incredibilmente veloci noi di Ducati. È molto difficile dire qualcosa adesso sul prossimo mondiale”.
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