Metro scalato, metro laser, calibro, bilancia, cutter e fascette e ancora un misuratore di salinità, un drone e un tampone del Covid con risultato già negativo. Perché non si sa mai. Nel baule della Yaris GR, rivestita di pelle marrone con tanto di artigli, corni in cartapesta e denti affilati, i Dinosauri, campioni in carica, rilanciano la sfida. “Non manca proprio niente. Perché per vincere ci vuole impegno, ingegno e tanta fortuna”, racconta Gian Maria, al via con gli amici Andrea e Davide. Signore e signori, benvenuti alla Crazyrun. Una folle corsa che vede al via supereroi e hypercars. Dinosauri in Yaris GR o “maiali volanti” sulla mitica Porsche 992. Frecce Tricolori, Arabi e Tirolesi, Yuppies 4.0 o Dylan Dog. Ce n’è per tutti i gusti. Fantasia, creatività e goliardia, rigorosamente a quattro ruote, gara di regolarità ma anche curiosa caccia al tesoro. Questi gli ingredienti del successo di questa gara automobilistica di regolarità organizzata su strade aperte al pubblico con equipaggi a tema.
Scattata venerdì 10 giugno da Cortina D’Ampezzo, la folle corsa che quest’anno festeggia la decima edizione nella splendida cornice delle Dolomiti è un’avventura a numero chiuso che ha visto i 100 team iscritti (selezionati tra oltre 250 richieste) affrontare una corsa contro il tempo per superare le diverse prove lungo un itinerario di 500 km (250 al giorno), con 10 checkpoints per 10 tappe selettive. In perfetto stile Crazyrun, solo la partenza dall’iconico Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo e l’arrivo a Conegliano (TV) sono noti. I crazy runners sono stati invece chiamati a superare le prove più fantasiose, indovinelli e pazzeschi rompicapo per scoprire, tappa dopo tappa, l’itinerario da seguire.
“Nata come avventura tra amici appassionati di motori, la Crazyrun si è rivelata dopo pochissime edizioni una formula vincente che piace moltissimo perché oltre al gas, i concorrenti sono chiamati a far correre la fantasia, per presentarsi al via con la livrea più divertente, la macchina più particolare e osare l’impensabile per superare le varie prove”, racconta l’ideatore Giulio Barnini. “Sulle strade tortuose delle Dolomiti, sicuramente la potenza di una supercar aiuta, ma la Crazyrun vuole essere anche divertimento e gioco di squadra”.
Tra le cento vetture al via, tre gli equipaggi di sole donne tra le quali vale la pena citare le Pink4defenders su una Defender 110 PHEV Ibrida. Alla scoperta di Cortina e dei luoghi che saranno il grande teatro dei Giochi Olimpici 2026, gli organizzatori confessano che le Olimpiadi saranno sicuramente uno dei temi degli enigmi da affrontare così come un tema più prettamente enogastronomico quando la colorata carovana ha raggiunto sabato 11 giugno le verdi colline del Prosecco.“Il segreto per risolvere gli enigmi per arrivare al prossimo check point? Stare sempre sul pezzo”, racconta Davide, il Capitano dei Dinosauri, “in macchina siamo tre amici: un ingegnere, un informativo e un imprenditore e … se necessario abbiamo preallertato gli amici a casa”. La Crazyrun è anche questo: un gran lavoro di squadra, come per realizzare la stessa macchina. “Birra, bostik e pelle. Abbiamo passato le serate in officina per realizzare la macchina … e non avete ancora visto i costumi!!!".