Potenza e affidabilità, velocità e stabilità, competitività e sicurezza. Il filo sottile dello sviluppo in Formula 1 ha sempre dovuto fare i conti con i limiti che una macchina può sopportare, portando grandi guizzi ingegneristici nel baratro più profondo dei ritiri in gara.
Come detto da Mattia Binotto dopo il ritiro di Max Verstappen a Melbourne: "Il primo punto per vincere le gare è arrivare al traguardo". Una piccola rivincita ironica sul team principal della Red Bull che, nel passato recente, ha più volte preso in giro gli insuccessi della Ferrari.
Il commento di Binotto però racchiude il senso dei più grandi problemi che affliggono la scuderia del campione del mondo in carica in questo inizio di mondiale 2022: la Red Bull è una vettura veloce, con un buon passo gara, ma l'affidabilità scarsa ha portato a un doppio ritiro in Bahrain e un altro zero a Mlebourne. Una vittoria, a Jeddah, per Max Verstappen, e due ritiri: una percentuale spaventosa che desta ben più di qualche preoccupazione a Milton Keynes.
Uno dei fattori più rilevanti in queste problematiche Red Bull è da andare a ricercare nel cambio del carburante in F1 proprio da questa stagione, con l'introduzione dell'E10. Un punto che Yasuaki Asagi, capo dello sviluppo della power unit Honda, aveva spiegato molto bene prima del via della stagione: "L’architettura del motore era già stata impostata nel 2021 e abbiamo dovuto apportare dei correttivi perché la potenza e l’energia a parità di peso di una benzina E10 sono ridotte, perché è la caratteristica del carburante alcolico quindi composte da una percentuale di etanolo".
Lo sviluppo errato di questa fondamentale modifica rispetto al 2021 sarebbe quindi alla base dei problemi Red Bull che, anche a Melbourne come in Bahrain, ha dovuto ritirare le monoposto a causa dell'insorgere di una problematica con il consumo della benzina. Guardando le telemetrie dell'olandese in Australia infatti si può notare come il consumo di benzina sia aumentato in maniera improvvisa e anormale proprio prima del ritiro.
Per risolvere i dubbi sul biocarburante E10 la power unit della Red Bull di Verstappen è stata spedita in Giappone, dove avverrano dei controlli approfonditi volti a risolvere il danno prima di dover assistere a nuovi ritiri nel corso della stagione.
Il corretto sviluppo per l'inserimento del nuovo biocarburante sembra invece dare alla Ferrari di Mattia Binotto una spinta in più: " È probabile che la Ferrari - ha raccontato Marc Surer, ex pilota di F1, intervistato dalla testata tedesca F1-insider.com possa aver sfruttato al meglio questa novità regolamentare concentrandosi sulla ricerca relativa ai biocarburanti da più tempo rispetto agli avversari”.