Dalla due giorni di test a Jerez, la prima presa di contatto con l'asfalto per la SBK 2023, BMW e Scott Redding ricavano solamente un dodicesimo tempo, ad un secondo e mezzo dal leader Toprak Razgatlioglu. Ogni anno, puntualmente, si ripete che sui risultati dei test sia meglio non fare proclami ed evitare pronostici affrettati. Preferibilmente, poi, utilizzare il condizionale. Perchè nei test invernali contano le sensazioni, le impressioni dei piloti. È capitato in passato di assistere ad interviste rassicuranti anche dopo un dodicesimo tempo ad un secondo e mezzo dal primo. Non è il caso di Scott Redding, che impiega qualche secondo per demolire tutte le aspettative riposte sulla sua nuova BMW M 1000 RR, scesa sul trattato andaluso con un'imponente e vistosa evoluzione aerodinamica.
Le nuove alette portate da BMW, stando alle parole di Redding, sembrano rappresentare l'unica vera novità - insieme al nuovo sistema di freni Brembo - della moto 2023. La principale difficoltà della nuova specifica di Monaco di Baviera pare essere la gestione della potenza e il controllo dei sistemi elettronici (BMW per filosofia utilizza una propria centralina, non si affida a Magneti Marelli come gli altri costruttori presenti in SBK). Redding, ai microfoni di GPone, lamenta dubbi sul progetto tecnico del colosso tedesco, traccia prospettive tutt'altro che rosee per la stagione che deve ancora cominciare e, velatamente, minaccia di non rispettare il suo contratto triennale: "Il fatto è che dalle immagini sembra davvero spettacolare, ma all'interno la moto è rimasta praticamente identica. È come dare una lucidata ad una moto da cross. Sembra bella e pulita, ma è sempre la stessa moto, che scivola tantissimo in uscita di curva. Non penso che l'elettronica che usiamo sia così male, ma ci sono degli interrogativi e credo che se usassimo la stessa elettronica degli altri ce li scorderemmo. Il nostro sistema è molto complesso, forse troppo. Nelle corse bisogna essere semplici ed efficaci. Anche in Ducati fanno cose differenti, ma alla fine funzionano. Qui è come se a volte cercassimo di reinventare la ruota. Abbiamo un'elettronica diversa, prima avevamo freni diversi, frizione diversa, collegamenti diversi. Tante cose differenti che sollevano perplessità. Ti chiedi 'Sarà questo o quello i problema?'. Se le cose fossero le stesse che usano gli altri il campo delle possibilità si restringerebbe. Ho firmato un potenziale triennale perchè volevo vincere e mi hanno detto che avrebbero fatto ciò che avrei chiesto per vincere. Ci sono stati dei cambiamenti, ma alcune cose non cambieranno mai e bisogna accettarlo. Penso sia una questione di marketing, forse vendere moto interessa loro di più che conquistare il Mondiale".