Il problema del porpoising, grande cruccio dei team di Formula 1 da inizio 2022, non sembra dare tregua alla schiena dei piloti più soggetti al "saltellamento" delle monoposto in pista e, dopo otto round già completati dall'inizio dell'anno, la Federazione Internazionale ha deciso d'intervenire per non mettere a rischio la sicurezza dei piloti.
Nella scelta della FIA d'intervenire hanno sicuramente giocato un ruolo importanti i team, i team principal e i piloti che più si sono lamentati dell'effetto, mettendo in luce i rischi a cui vengono sottoposti i piloti a causa di questo effetto collaterale delle nuove monoposto. Da un preoccupatissimo George Russell che ha predetto "almeno un brutto incidente" causato dalla mancanza di visibilità dettata dal saltellamento, passando per un irremovibile Sebastian Vettel, convinto della necessità di un intervento della FIA per motivi di sicurezza, fino ad arrivare alle condizioni fisiche di Lewis Hamilton dopo la gara di Baku, visibilmente distrutto dall'effetto del movimento della W13 sulla sua schiena.
La decisione della FIA però non ha messo d'accordo tutti i piloti e, al contrario, ha creato scompiglio nel paddock a soli due giorni dal GP di Canada, dove tra interviste e conferenze stampa molti protagonisti della griglia si sono detti in disaccordo con la scelta della Federazione che, nel bene o nel male, andrà a cambiare i fattori in gioco della stagione.
E come sempre in queste situazioni il campione del mondo in carica Max Verstappen non si tira indietro, mostrandosi deluso dalla decisione della FIA ma soprattutto arrabbiato con la Mercedes, colpevole di aver "esagerato" dichiarazioni e preoccupazioni al fine di convincere opinione pubblica e commissari a prendere provvedimenti a loro favore.
"Non mi importa se la nuova direttiva sia meglio o peggio per noi della Red Bull. È una questione di principio. Non penso sia corretto cambiare le regole durante il campionato. Capisco le ragioni della sicurezza, ma credo che ogni ingegnere del paddock sia d'accordo con me. Tutte le macchine stanno saltando troppo perché sono disegnate per avere il massimo carico viaggiando molto vicine al suolo. Però bisogna essere capaci di adattarsi alla situazione. In Formula 1 ci sono persone intelligenti che sapranno trovare soluzioni andando avanti nella stagione o nel 2023" ha commentato Verstappen, chiaramente stizzito dalla scelta nonostante - almeno sulla carta - la nuova direttiva andrà ad agevolare la squadra del Toro rispetto a Ferrari e Mercedes.
Una dichiarazione a cui ha risposto Hamilton, di opinione radicalmente opposta: "La sicurezza deve essere sempre al primo posto. Queste sono le macchine che avremo anche per i prossimi anni e non ci si rende conto di quanto sia importante la salute. Lo sto sperimentando sulla mia pelle: non sono in buone condizioni fisiche, dopo l'ultima gara, e temo le ripercussioni sul lungo periodo. Adesso, serve una settimana per recuperare dopo un GP, visto che si prendono tanti colpi sul corpo".