Le cose di un ragazzo normale: la passione per la musica, il modo in cui prende appunti su un quaderno per non dimenticare niente, l'orgoglio nei confronti della fidanzata - Charlotte - che tra pochi mesi diventerà architetto e i piani per le vacanze estive.
Le cose di un ragazzo normale raccontate da un ragazzo che, di normale, ha ben poco: Charles Leclerc si racconta a cuore aperto in un'intervista di Alessandra Retico pubblicata sul numero odierno del quotidiano, a pochi giorni dal Gran Premio di Canada, occasione fondamentale per il monegasco per voltare pagina dopo i tre weekend disastrosi di Barcellona, Monaco e Baku. Nonostante i problemi della Ferrari però Leclerc continua a credere nella possibilità di vincere il titolo e sottolinea con fermezza: "Non mi arrenderò mai" aggiungendo alla fine dell'intervista che, a fine anno, si vede "Campione del mondo e basta".
Una determinazione sicuramente fuori dal comune che si mescola alle cose normali, frutto dell'età di una vita vissuta - nonostante la velocità - accanto a ragazzi della sua età, accompagnato da hobby e passioni che appartengono a Leclerc come a qualsiasi altro 25enne.
"Suonare il pianoforte mi aiuta - racconta Leclerc - lo facevo da piccolo, mio fratello Arthur è molto bravo, io ho ricominciato durante la pandemia riprendendomi il pianoforte che era da mia madre". Una fetta di creatività che riempie la vita del monegasco: "In futuro vorrei aprire una linea di abbigliamento. E' una delle mie passioni, credo che la moda sia un mezzo per esprimersi senza parlare. Per ora mi accontento di indossare delle cose che mi piacciono. La mia testa è impegnata a cercare di vincere il Mondiale".
Con il primo stipendio però la passione per i motori ha preso comunque il sopravvento su moda e musica: "Con il primo stipendio ho comprato una Fiat 500 del 1969, bianco sporco, cabriolet. La doppietta? Non ho avuto troppi problemi per guidarla. Poi sono andato in Indonesia a Bali con i miei migliori amici". E anche se la testa è tutta rivolta verso la lotta mondiale e la stagione di Formula 1 anche la pausa estiva, che per i piloti arriverà ad agosto, sarà fondamentale: "Andrò in Sardegna con i miei amici sulla mia barca Riva. Poi a Ibiza con la famiglia, ma resto concentrato: palestra e attrezzature a portata".
Concentrato in ogni momento, Leclerc racconta - nel corso dell'intervista - anche il grande segreto dei suoi famosi quaderni che, nel corso delle prove del venerdì e del sabato, gli vediamo consultare in continuazione: "Ci scrivo tutto: i miei feeling sulla macchina e le cose che voglio provare in pista. Mi vengono tante idee così me le appunto per non dimenticarle. E le scrivo a penna così sono certo di ritrovarle, prima usavo una app sul tablet che spesso mi cancellava tutto".
E mentre non ci sono dubbi sul suo desiderio di lottare per vincere il titolo mondiale, un dubbio resta: c'è qualcosa che Leclerc invidia a Verstappen? "No e credo che neanche lui invidi qualcosa di me. Siamo due piloti diversi, io mi concentro su me stesso per essere la migliore versione di me, non sarò mai qualcun altro. Sono contento del mio sviluppo e continuerò a evolvermi".