Valtteri Bottas si è recato in Colorado per correre con Sbt Grvl: l’evento, che richiama gli appassionati di ciclismo, ha suscitato ulteriore curiosità quando si è saputo che a correre ci sarebbe stato anche il professionista delle quattro ruote. Il numero 77 della Mercedes di Formula 1, infatti, ha scelto di correre la gara da 64 miglia Rossa mentre la sua compagna di squadra Tiffany Cromwell, ciclista professionista che corre per il team Canyon-Sram, ha gareggiato nella 144 miglia.
Quando gli è stato chiesto se avrebbe preso la corsa sul serio ha risposto: “È principalmente per divertimento, sto solo facendo la gara di 60 miglia. Ma darò tutto quello che ho, certo. Non mi dispiace farlo”. Una risposta che potevamo aspettarci conoscendo il carattere generoso di Valtteri.
Bottas è riuscito a completare il percorso in 3 ore classificandosi secondo nella sua fascia d'età.
Sebbene sia apprezzabile e positivo che il campione si sia messo in gioco in uno sport che non è il suo, ottenendo sicuramente un ottimo risultato, il paragone con la F1 è quasi inevitabile facendoci pensare che il pilota finlandese sia destinato ad essere un eterno secondo.
Durante la pausa estiva, arrivata dopo il surreale incidente causato in Ungheria che ha visto sia lui che Stroll protagonisti, sono arrivate anche parole incoraggianti e di elegio da Toto Wolff, direttore esecutivo della Mercedes, il quale in un’intervista riportata da GpBlog, tornando a parlare delle tante voci di mercato relative al futuro di Valtteri Bottas, ha dichiarato come il finlandese sia un pilastro fondamentale dei successi raggiunti dalla scuderia e di come abbia contributo alle vittorie stesse, sia dal punto di vista tecnico e che sotto l’aspetto umano definendolo “un grande uomo squadra”.
Ecco appunto, un grande uomo squadra, ovvero prezioso ma ci verrebbe da dire destinato ad essere un ottimo eterno secondo.