E' diventato un vero e proprio caso l'abbassatore che si è inventato Gigi Dall'Igna per la sua Ducati. Durante i test di Sepang è infatti spuntata sulla nuova Rossa un'evoluzione del sistema holeshot che consente alle moto di abbassarsi per la curva anche sul davanti semplicemente azionando un meccanismo (verosimilmente una leva, visto che il sistema non può essere automatico per regolamento). In particolare, ora l'anteriore e il posteriore della Desmosedici possono essere ribassati contemporaneamente durante un giro. Inizialmente non erano arrivate proteste formali dagli altri team ma dopo l'Indonesia la situazione è cambiata. E si mormora che adesso ci sia chi è pronto a presentare un reclamo ufficiale già in Qatar.
A dire la sua sulla questione è stato anche Francesco Guidotti che ora è il team manager del team ufficiale KTM in MotoGP ma che ha un passato in Pramac Ducati. A Speedweek non ha usato troppi giri di parole: "Non so se un tale sistema può essere definito uno sviluppo tecnico. Perché molte macchine stradali hanno già sospensioni elettroniche che funzionano perfettamente. Non è consentito in MotoGP. Un tale dispositivo meccanico non fa che complicare le cose. Non so se un sistema del genere abbia un effetto positivo sui tempi sul giro. Quello che sappiamo per certo è che si tratta di una complicazione". Il reclamo formale potrebbe essere effettivamente nell'aria anche se Guidotti specifica che KTM non ha intenzione di presentarlo e che, eventualmente, ci sono altre sedi per discutere dell'abbassatore di Ducati. Di sicuro tra gli altri costruttori c'è curiosità per capire se l'FRHD (questo l'acronimo del suddetto distema, ndr) verrà definitivamente bocciato o meno. A Borgo Panigale si attendono sviluppi.
Anche perchè, nella stessa intervista a Speedweek, Francesco Guidotti ci ha tenuto a precisare che "non si tratta solo della posizione di KTM“.