Il caso Horner non accenna a placarsi e nelle ultime ore sono emersi nuovi importanti dettagli sulle dinamiche che hanno portato all'implosione del team campione del mondo in carica di Formula 1 a cui stiamo assistendo. A farlo, in un lungo reportage, è Business F1 Magazine - noto giornale inglese che da tempo si occupa di rumors e indagini intorno al circus - nell'ultima edizione, pubblicata in settimana.
All'interno dell'articolo di Business F1, lo stesso giornale che all'inizio della pausa invernale della F1 aveva fatto scoppiare il caso di Susie e Toto Wolff, sono state pubblicate alcune importanti rivelazioni su Chris Horner e sulla presunta dipendente che lo avrebbe accusato, oltre che su tutto l'ambiente intorno al team principal Red Bull. A fare scalpore è stata la decisione del magazine di pubblicare il nome della dipendente coinvolta e le sue fotografie, uscendo dalla sfera di privacy intorno alla sua figura mantenuta - proprio per tutelarla - durante tutto il periodo delle indagini.
Dal The Telegraph fanno sapere che gli avvocati di Horner hanno già provveduto a richiedere la cancellazione dell'articolo sul sito Business F1 Magazine, considerato "pieno di inesattezze e soggetto a reclamo legale" secondo quanto riportato da un portavoce del team Red Bull. L'articolo è considerato illegale e diffamatorio ma Tom Rubython, editore della rivista ed autore dell'articolo, ha fatto sapere al The Telegraph che da parte loro non c'era l'intenzione di cancellare il pezzo spiegando che "se gli avvocati vogliono che ciò accada, chiedano pure un'ingiunzione. Prima di pubblicarlo abbiamo parlato con Red Bull, e non con Christian, perché sapevamo cosa avremmo ottenuto: la cosa peggiore che si possa avere in fase di pre-pubblicazione è un'ingiunzione".
Nelle ultime ore quella di Business F1 non è l'unica notizia sul tema: secondo quanto riportato dalla testata spagnola Marca la dipendente in questione avrebbe (o avrebbe avuto in passato) una relazione amorosa con Jos Verstappen, e ci sarebbe proprio il padre di Max dietro alla "vendetta" contro il team principal e alla diffusione del materiale inviato via mail durante il weekend del Bahrain. Secondo invece quanto riportato dal Times invece la donna che ha accusato Horner avrà tempo fino ad oggi - mercoledì 6 marzo - per presentare un eventuale ricorso contro la decisione presa da Red Bull con l'assoluzione del team principal.