Ora tutti, o quasi, vanno contro i giocatori dell'Iran, irrispettosi perché non hanno cantato l'inno. Carogne e idioti. Servi. Lo hanno fatto per protestare contro il regime iraniano, che spara e uccide chi non la pensa come lui. Vergogna. Intanto il torneo va avanti. Riccamente e stancamente. A festeggiare la vittoria dell'Arabia Saudita sulla defunta Argentina, c'era il principe Mohamed Al Salman che aveva ordinato di far ammazzare e smembrare con le seghe elettriche un giornalista arabo dissidente. Principe graziato dalla giustizia Usa (e getta) grazie all'autorevole intervento dell'ottantenne presidente Joe Biden. Presidente della "nazione suprema guardiana della democrazia e della libertà". Fabrizio Stramaccioni, ex allenatore della Roma giovanile, dell'Inter e di altre squadre che lo hanno sempre cacciato a calci, facendo la telecronaca della partita inaugurale del Qatar, nazione (in)ospitante, ha usato termini più che esultanti. Vuole diventare sceicco? Grande Antonio Cassano, ribattezzato, non si sa perché, Fantantonio. Aveva previsto la vittoria dell'Argentina per quattro a zero, previsione caldamente appoggiata da Bobo Vieri, ex punta, creatore della BoboTv, dove lui, Cassano, ex punta, Lele Adani, ex difensore, e Nicola Ventola, anche lui ex punta, sparano a zero su tutto e tutti, non risparmiando concetti, espressioni e parole volgari e volgarissime sul calcio attuale. Strano, a commentare non ci siano Rivera, Mazzola, Riva, De Sisti, Antognoni, Maldini, Mazzone, Sacchi e tanti altri "uomini di calcio" veri. No, no, uno c'è. Andrea Pirla, no, Pirlo, che è diventato ambasciatore sportivo del Qatar. Cosa non si fa...per un pugno di dollari.
Rido troppo, e di cuore, alle analisi calcistiche, e non solo, dei miei colleghi Giuseppe-Peppe e Domenico-Mimmo che, tra l'altro, ha lasciato La Repubblica per il Corriere della Sera-Roma. Peppe di Rebibbia e Mimmmo della Magliana, io del Trionfale: che orrore. Ma che è, giornalismo? Germania uber alles: il ministro tedesco presente ha indossato il famoso bracciale arcobaleno bandito dalla Fifa perché non gradito dal Qatar e la squadra tutta si è fatta fotografare con la mano sulla bocca. Chiusa. Eh, ma se c'era l'Italia. Si, perché "senza gli azzurri non è il Mondiale". Lo ha detto anche Karl-Heinz Rummenigge, grandissimo campione. Ma con Austria 2 Italia 0 come la mettiamo? Che Mondiale è senza Diletta Leotta? Non è un mondiale. Approfittando della pausa la bella, giovane e prosperosissima giornalista siciliana, perennemente in vacanza con carissime amiche sempre seminude o fidanzati vari (e avariati), è stata fotografata dal settimanale Chi - chi se no? - mentre nel mare di Miami si attorciglia e avvinghia al nuovo fidanzato - sono innamoratissimi, giurano - Loris Karius, portiere senza porte. Che bel quadretto. Complimenti alla Gazzetta dello Sport diretta dall'ex collega Stefano Barigelli. Nella versione online un paludato collega ha fatto giocare e segnare un giocatore che aveva segnato già nel 1994? Come è possibile? E non si chiama neanche Matuzalem, indimenticato campione biancoceleste. Dopo l'Argentina risultato shock - maddeché - ora. Germania 1 Giappone 2. Come diceva la nonna, sfegatata tifosa romanista, del mio amico Fabio, ahimè gallinaccio laziale: "Il calcio di una volta è FENITO". Giusto. Aspettiamo altri exploit. Sarà una risata che li seppellirà.